Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 22 NOVEMBRE 2024
Governo e Parlamento
segui quotidianosanita.it

Verso le elezioni. Le "10" priorità di Cittadinanzattiva per la prossima Legislatura


Per la sanità chiesta la tutela del diritto alla salute per tutti i cittadini in modo omogeneo sul territorio nazionale, la garanzia dei Lea e della sostenibilità del sistema sanitario favorendo l’integrazione sociosanitaria e la valutazione civica dei servizi offerti, sia pubblici che privati. IL MANIFESTO.

01 FEB - Lo hanno chiamato un “Manifesto in 10 punti per ricominciare” e ricalca le convinzioni e le prospettive europee. È il documento di istanze e proposte che Cittadinanzattiva rivolge a tutti i candidati in vista delle elezioni 2013 e della prossima Legislatura. “L’Europa chiede, allo stesso tempo, di tenere in ordine i conti pubblici e di garantire adeguati livelli di tutela dei diritti, equità sociale, sviluppo, promozione della cittadinanza attiva. Lo dimostrano gli anni europei dedicati alla centralità del cittadino e gli obiettivi di sviluppo della strategia Europa 2020”.

Lo stesso fa Cittadinanzattiva nel Manifesto. Articolato sì in 10 punti (il 6 e il 7 dedicato a Salute e Welfare), ma in due sezioni. I primi 4 punti, infatti, rappresentano gli interventi che l’associazione chiede di realizzare nei primi 100 giorni di azione del nuovo governo. “Misure di cui – sottolinea l’associazione - si discute da anni”. Per i restanti 6 punti Cittadinanzattiva dà tempo 24 mesi per “produrre una svolta definitiva”.

Per la sanità, in particolare, Cittadinanzattiva chiede di:
• difendere il Servizio Sanitario Nazionale (e del suo universalismo), perché è la strategia portante per le politiche della salute
• aggiornare dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), dell’elenco delle patologie croniche e invalidanti e del nomenclatore tariffario di presidi, protesi e ausili in quanto strumenti di garanzia della universalità del SSN e di attuazione degli artt. 3 e 32 della Costituzione
• dare priorità ai temi della cronicità e della non autosufficienza
• garantire l’accesso alle cure e ai servizi di emergenza
• stabilire standard di copertura del territorio
• riorganizzare il Ssn regionale, anche in caso di chiusura dei piccoli ospedali, sia l’occasione per migliorare la qualità dell’assistenza
• realizzare la sostenibilità come chiamata a responsabilità di tutti i soggetti ed anche dei cittadini per individuare priorità, ridurre sprechi e spese inutili mettere in campo nuove risorse
• favorire un sistema civico di controllo su trasparenza e qualità dei servizi

Queste, invece, le richieste per il welfare:
• blocco immediato dei tagli ai servizi pubblici essenziali (servizi sociali, sanitari e scolastici)
• liberare le potenzialità di crescita, lavoro e creatività delle persone disabili, dei giovani e delle donne, oggi in gran parte esclusi dal mercato del lavoro e dagli ambiti più rilevanti del potere economico e politico, come soggetti e risorse per lo sviluppo del paese
• garantire sviluppo con un maggiore e migliore uso dei fondi europei
• serie politiche a favore delle famiglie a partire da un piano nazionale per la realizzazione di asili nido
• ridefinire e adeguare i Liveas
• rifinanziare i fondi nazionali a carattere sociale (in particolare, fondo per le politiche sociali e per la non autosufficienza)
• semplificazione e unificazione delle procedure di accertamento delle invalidità civili
• garantire livelli uniformi di offerta assistenziale (Adi, riabilitazione, ecc.)
• azioni congiunte tra sistema bancario, istituzioni, enti locali e associazioni per fronteggiare le difficoltà di pagamento dei mutui dei cittadini in situazioni economiche sempre più svantaggiate
• fondo di solidarietà per i cittadini che non sono in grado di sostenere le rate di prestiti e finanziamenti (utilizzati per coprire le spese necessarie quotidiane)
• rivedere la legge sull’usura a partire dalla riforma della riabilitazione dai protesti derivanti da usura
• investire sull’educazione finanziaria della popolazione

Ecco il Manifesto di Cittadinanzattiva in sintesi e qui la versione integrale.
 
1. combattere la corruzione, restituire alla comunità nazionale i beni sottratti e ripristinare la legalità nella vita pubblica

2. favorire la partecipazione e il potere di scelta dei cittadini - anche attraverso la modifica di una legge elettorale scandalosa - per riformare la politica e aumentare la responsabilità e il rendimento delle istituzioni pubbliche

3. promuovere la trasparenza, la responsabilità e la vita democratica interna dei partiti

4. estendere la cittadinanza italiana ai giovani che sono nati in Italia o vi risiedono stabilmente e favorire l’inclusione degli immigrati

5. la garanzia di una maggiore equità fiscale attraverso la seria lotta all’evasione e all’elusione, il riequilibrio e la progressività del carico fiscale in rapporto al reddito effettivo e al patrimonio e la tutela dei diritti del contribuente nella chiarezza e coerenza delle norme, riducendo la tassazione sul lavoro e le imprese

6.  la tutela del diritto alla salute e per tutti i cittadini in modo omogeneo sul territorio nazionale con la garanzia dei livelli essenziali di assistenza e della sostenibilità del sistema sanitario nazionale, favorendo l’integrazione sociosanitaria e la valutazione civica dei servizi offerti, sia pubblici che privati

7. un’idea di Welfare inteso come base per la crescita e il benessere collettivo, investimento sull’istruzione e lo sviluppo delle persone, capace di liberare capacità e risorse e offrire protezione ai soggetti resi più deboli dalla crisi economica

8. una cura quotidiana e ordinaria dei beni comuni del nostro paese, con particolare riguardo alla difesa della scuola, alla tutela del territorio, alle misure di prevenzione e di sicurezza, per uscire finalmente dalla cultura dell’approssimazione e dell’emergenza
 
9. la liberalizzazione dei servizi pubblici e professionali, nel rispetto delle indicazioni europee e dei risultati dei referendum nazionali, contro le rendite pubbliche e private e il peso delle corporazioni e per favorire pluralismo, concorrenza e  qualità delle prestazioni

10. l’adeguamento della giustizia italiana agli standard europei, attraverso il miglioramento della qualità del servizio e la rapidità dei processi, l’effettività dei diritti e l’efficacia delle misure, la dignità delle condizioni di vita in carcere  e l’accesso alla giustizia per chi è privo di mezzi

“Tutto ciò – conclude il Manifesto - potrà realizzarsi solo con la promozione della cittadinanza attiva attraverso misure di sostegno economico e fiscale, il servizio civile nazionale ed europeo, lo sviluppo dell’attivismo civico orientato alla tutela dei diritti e alla cura dei beni comuni e, in generale, il trasferimento di poteri e risorse ai cittadini e il rafforzamento della dimensione costituzionale della cittadinanza attiva e della sussidiarietà”.
 

01 febbraio 2013
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Governo e Parlamento

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy