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Sciopero medici. Schillaci: “Ci sarà aumento in busta paga del 6% e indennità di specificità. Nel 2026 avremo più soldi e segnale sarà maggiore”


Così il Ministro della Salute in un’intervista su QN: “. Il prossimo anno avendo a disposizione più soldi daremo un segnale ancora maggiore. Da medico conosco i medici meglio dei sindacalisti. A loro interessa lavorare ed essere pagati bene”. E poi sulle liste d’attesa: “A mio giudizio le liste d'attesa sono un fenomeno dovuto a una cattiva organizzazione”.

28 OTT -

“Questo governo ha rimesso al centro la sanità -, con soldi stanziati per invertire trend pericolosi post-pandemia. Dopo un decennio di tagli strutturali di governi precedenti pari a 37 miliardi. La spesa sanitaria in Italia continua a crescere quest'anno. Ho sempre parlato di un piano assunzioni pluriennale che guarda al 2026. Per il 2025, sono bollinati 2,4 miliardi. Fino a 5,1 per il '26. Nessun governo ha mai stanziato tali cifre. II premier Meloni solleva un tema rilevante quando parla non tanto di avere soldi ma come spenderli”. Lo ha affermato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci intervistato da Erika Pontini, capocronista della cronaca di Firenze de La Nazione, all'iniziativa del centrodestra toscano 'Due anni di governo Meloni. L'Italia torna a correre'

Il Ministro ha parlato anche dello sciopero dei medici indetto per il 20 novembre. “Attendono risposte i medici. Lo sappiamo e cercheremo di darle con l'aumento in busta paga del 6%, con l'indennità di specificità anche ad altri operatori sanitari come farmacisti e biologi. Il prossimo anno avendo a disposizione più soldi daremo un segnale ancora maggiore. Da medico conosco i medici meglio dei sindacalisti. A loro interessa lavorare ed essere pagati bene”.

E poi sulle liste d’attesa: “Il privato convenzionato deve mettere a disposizione le sue agende. È uno dei criteri per l'accreditamento. Non sono un ideologo, per questo dico che chi ideologizza il privato convenzionato non si rende conto di quanto sia impensabile abolirlo. Chiariamo un concetto: in Italia oggi non ne possiamo fare a meno e nessuno potrà cancellarlo. Basta dare regole chiare e trasparenti. A mio giudizio le liste d'attesa sono un fenomeno dovuto a una cattiva organizzazione”.

Infine una battuta anche sul payback dei dispositivi medici. “Sa chi l'ha introdotta la legge sul Payback? II governo Renzi. Una misura lasciata nel cassetto fino al 2022, poi tirata fuori da Draghi. La metto semplice: se vado al ristorante, mangio e poi pago. Non ho capito perché io governo devo pagare i conti di altri. Perché le Regioni non hanno controllato? La trovo una legge sbagliata, per rimborsarli vediamo perché per farlo servono soldi. Che comunque il governo Meloni ha stanziato l'anno scorso con un miliardo”.



28 ottobre 2024
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