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Liste d’attesa. Zaffini (FdI): “Avviato iter in commissione Sanità al Senato”


"Questo Esecutivo risolleva una sanità bloccata, messa in ginocchio da anni di politiche fatte solo di tagli e ridare dignità ad un Sistema Sanitario tra i migliori del mondo, siamo consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga, ma questi sono passi fondamentali che tutti ritenevano necessari ma finora nessuno aveva mai percorso”.

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“Con il Ministro Schillaci, stamattina in Commissione Sanità in Senato, si è avviato l’iter parlamentare del decreto per la riduzione delle liste d’attesa, voluto da lui e da questo governo, per sbloccare le prestazioni che i cittadini chiedono e non ricevono in tempi congrui dal Ssn che sembra inceppato, con l’obiettivo di restituire una sanità che funziona e a cui si può accedere senza aspettare tempi biblici".

Così il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini, presidente della Commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.

"In questo decreto - spiega - c’è una vera e propria riforma, nella intricata materia dei rapporti tra Ministero e Regioni su temi come il monitoraggio, la raccolta dei dati, il controllo sulla attività dei DG ed il conseguente potere ispettivo, ma non basta: per la prima volta ad esempio si pone l’obbligo di un Cup unico e regionale o infraregionale con tutte le prestazioni disponibili sia del pubblico che del privato convenzionato con relativo contenuto sanzionatorio. Questo significa che se i servizi non verranno erogati dalle strutture pubbliche nei giorni previsti, le aziende garantiranno la prestazione attraverso il ricorso all’intramoenia o al privato accreditato. Il monitoraggio sulle liste d'attesa è affidato all'Agenas, un ispettorato generale di controllo sull'assistenza sanitaria, per conoscere anche i tempi d’attesa Regione per Regione, perché l’Agenzia dovrà proprio dialogare con le piattaforme regionali e questo monitoraggio servirà a superare quello attuale che non ci permette di conoscere l’offerta delle prestazioni rispetto alla domanda".

"E poi ancora - aggiunge - l'introduzione di visite ed esami il sabato e la domenica prolungando la fascia oraria. Si incrementa la spesa per il personale di un importo pari al 15% dell’incremento del Fondo sanitario rispetto all’anno precedente, si raddoppia il compenso per le prestazioni fuori orario con regime fiscale di grande favore. In sostanza, rispetto ad oggi il tetto di spesa assunzionale è meno stringente per 2024 e dal 2025 verrà abolito e sostituito da un altro meccanismo che sarà legato alla programmazione delle aziende sulla base di un fabbisogno standard di personale sanitario, questa norma è stata fatta per andare incontro alle reiterate richieste delle Regioni per la rimozione del vincolo delle assunzioni. Il tutto con particolare attenzione al Sud che, come sappiamo, registra maggiore carenza di personale. Questo Esecutivo risolleva una sanità bloccata, messa in ginocchio da anni di politiche fatte solo di tagli e ridare dignità ad un Sistema Sanitario tra i migliori del mondo, siamo consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga, ma questi sono passi fondamentali che tutti ritenevano necessari ma finora nessuno aveva mai percorso”, conclude Zaffini.



12 giugno 2024
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