Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 21 NOVEMBRE 2024
Governo e Parlamento
segui quotidianosanita.it

Protesi mammarie. Ecco la circolare ministeriale che fissa obblighi, requisiti e paletti


La nota fornisce indicazioni stringenti agli operatori sanitari che impiantano o rimuovono protesi mammarie sia a fini ricostruttivi che estetici. Previsto l’obbligo di inserimento dei dati anagrafici e clinici degli interventi nei registri ad hoc e stabilite sanzioni amministrative per chi contravviene. Vietato l‘impianto di protesi mammaria a soli fini estetici a chi non ha compiuto i 18 anni IL DOCUMENTO

06 GIU -

Obbligo di inserimento dei dati anagrafici e clinici degli interventi di impianto o rimozione di una protesi mammaria nei registri regionali/provinciali territorialmente competenti che poi verranno trasmessi nel più ampio registro nazionale. Definizione di sanzione amministrativa per chi contravverrà a questi obblighi che vanno dai da 500 ai 5mila euro. Definizioni dei requisiti per poter effettuare gli interventi di impianto o rimozione di una protesi mammaria.

E ancora, divieto di impianto di protesi mammaria a soli fini estetici per chi non ha compiuto la maggiore età, salvo gravi malformazioni congenite certificate da un medico convenzionato con il Ssn o da una struttura sanitaria pubblica. E chi non rispetta questa regola verrà punito con una sanzione di 20mila euro a carico e con una eventuale sospensione dalla professione per tre mesi.

È quanto prevede in sintesi la ciroclare del Ministero della Salute, ex Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico vigilanza sugli incidenti con i dispositivi medici ufficio 5, “Indicazioni per la registrazione degli interventi di impianto o rimozione di una protesi mammaria nei registri regionali/provinciali da parte degli operatori sanitari e chiarimenti sui requisiti per l’applicazione delle protesi mammarie”.

Il provvedimento punta a fornire agli operatori sanitari che impiantano o rimuovono protesi mammarie indicazioni operative sulle modalità di alimentazione del registro degli impianti protesici mammari nonché sui requisiti professionali richiesti per l’impianto/rimozione di protesi mammarie, sia a fini ricostruttivi che estetici.

Punto cardine è il registro degli impianti protesici mammari, un sistema di raccolta dei dati relativi all’utilizzo delle protesi mammarie impiantate/rimosse sia a finalità estetica che ricostruttiva.

Dati anagrafici e clinici che l’operatore sanitario ha l’obbligo di inserire nel registro regionale/provinciale territorialmente competente per la struttura sanitaria nella quale è stato effettuato l’intervento, entro e non oltre tre giorni dalla data dello stesso.

Sull’adempimento di tale obbligo devono vigilare le regioni/province autonome e, in caso di omissione, gli operatori sanitari sono puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 500 a 5mila euro. I dati inseriti nel registro regionale/provinciale vengono poi trasmessi al registro nazionale “all’atto di validazione degli stessi ad opera del medico che ha eseguito l’intervento”.

Il provvedimento fissa poi i requisiti di cui deve essere in possesso il medico per effettuare l’impianto di protesi mammarie per finalità estetica. I professionisti deve avere almeno un titolo di specializzazione in: chirurgia plastica; chirurgia generale; ginecologia e ostetricia; chirurgia toracica o aver svolto attività chirurgica equipollente a quella svolta in chirurgia plastica nei cinque anni antecedenti all’entrata in vigore della l. 86/2012. In sostanza devono aver effettuato dal 12 luglio 2007 al 12 luglio 2012: almeno 50 interventi di alta chirurgia di cui il 10% come primo operatore. Il resto come secondo operatore; almeno 100 interventi di media chirurgia di cui il 25% come primo operatore. Il resto come secondo operatore; almeno 250 interventi di piccola chirurgia di cui il 40% come primo operatore. Il resto come secondo operatore.

Tutti i requisiti devono essere attestati a mezzo di autocertificazione ai sensi del DPR n. 445/2000, che il professionista sanitario dovrà produrre alla struttura presso cui opera. I relativi controlli saranno svolti dalle amministrazioni regionali con l’eventuale supporto della Direzione generale dei dispositivi medici per i profili di rispettiva competenza.

In assenza di specifiche limitazioni normative, specifica il provvedimento, le attività di impianto delle protesi mammarie per finalità ricostruttiva e quella di rimozione per finalità estetica o ricostruttiva possono essere svolte da coloro che hanno conseguito la laurea specialistica in medicina e chirurgia.

L’impianto di protesi mammaria a soli fini estetici è consentito soltanto su coloro che abbiano compiuto la maggiore età. Fanno eccezione i di gravi malformazioni congenite che devono essere certificate da un medico convenzionato con il Ssn o da una struttura sanitaria pubblica.

L‘inosservanza del requisito di età di cui sopra è punito con l‘applicazione della sanzione amministrativa del pagamento di una somma pari a 20mila euro a carico degli operatori sanitari che provvedono all‘esecuzione dell‘impianto. È inoltre prevista la sospensione dalla professione per tre mesi.



06 giugno 2024
© Riproduzione riservata
Allegati:

spacer Il documento

Altri articoli in Governo e Parlamento

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy