“Sono mesi ormai che nelle farmacie mancano alcuni farmaci, spesso salvavita. Secondo i dati forniti da Aifa, sono circa 3500 i prodotti carenti, per motivazioni molto diverse: discontinuità di fornitura, problemi produttivi, interruzioni temporanee nella catena distributiva. Quello che chiediamo al ministro della salute è: cosa sta facendo il governo per garantire l’accesso ai farmaci del Paese?”.
Così i senatori del Pd Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo, Filippo Sensi e Alfredo Bazoli, che hanno rivolto un’interrogazione al ministro della Salute Orazio Schillaci con i colleghi Sensi Bazoli e altri.
“Se per alcuni farmaci di uso comune il difficile reperimento, la mancanza viene supplita da altri farmaci alternativi, per molti altri come ad esempio gli enzimi pancreatici o le insuline l’alternativa non è presente. L’Italia – sottolineano – è un paese produttore, che rifornisce di farmaci anche altri paesi. La situazione globale di conflitto potrebbe nel tempo portare ad altri problemi di carenza delle materie prime, cosa sta facendo il governo Meloni su questo? Esiste un piano strategico sull’autosufficienza? Che fine ha fatto il lavoro avviato dal governo Draghi?”.
“Le carenze più accentuate – proseguono i senatori dem – riguardano il fenobarbital per la cura dell’epilessia, il semaglutide per la cura del diabete ed il liraglutide. Trenta di questi farmaci comportano peraltro una maggiore criticità: antibiotici, antitumorali, antidiabetici, farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale. Farmaci dei quali i pazienti non possono fare a meno. Per questo chiediamo quali iniziative urgenti il ministro intenda adottare per evitare gravi danni per la salute delle cittadine e dei cittadini”.