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Cure palliative. “Rafforzare le reti dei servizi anche in contesto di risorse scarse, formazione di alto livello per i professionisti e valorizzare ricerca”. Il parere Cnb


Nelle Raccomandazioni, il Cnb indica la "necessità di perseguire strategie per il rafforzamento e la valorizzazione delle reti e dei servizi di Cure Palliative, anche in un contesto di risorse scarse. Viene sottolineata l'importanza di adottare modelli di gestione integrati e avanzati per elevare la loro qualità e promuoverle come priorità strategica nel panorama della medicina, assicurando sia l’efficacia clinica sia la salvaguardia della dignità e dei diritti dei pazienti, in tutte le situazioni". IL PARERE

15 GEN -

Pubblicato oggi sul sito istituzionale del Comitato nazionale per la bioetica il parere “Cure palliative”, approvato a larga maggioranza nel corso della Plenaria del 14 dicembre 2023. Il Prof. Mori ha espresso il proprio voto contrario. L'intento del documento è quello di "sollecitare la politica ad implementarle in modo compiuto e come parte integrante dei Livelli Essenziali di Assistenza, coerentemente con quanto previsto nel Dpcm 12 gennaio 2017".

Il Parere vuole essere anche uno "stimolo per le istituzioni sanitarie, gli enti formativi e i professionisti del settore, per assicurare che le Cure Palliative vengano fornite con professionalità e integrità etica, nel rispetto dei principi di universalità, equità e giustizia e concedendo a ogni persona l’opportunità di confrontarsi con la malattia e con l'ultimo tratto del cammino di vita in maniera dignitosa e libera da sofferenze inutili".

Nella sezione iniziale del Parere, il Cnb delinea la natura delle Cure Palliative attraverso le definizioni fondamentali che ne hanno tracciato l’evoluzione, configurando tali cure come un approccio globale, rivolto non solo ai pazienti, ma anche alle famiglie che si misurano con patologie cronico-evolutive. Tale approccio richiede una profonda comprensione e un’estrema sensibilità verso le diverse dimensioni dell'esperienza umana che si intrecciano con la malattia, riconoscendo e rispondendo alle complesse esigenze che emergono in questa delicata fase della vita.


La seconda sezione affronta le problematiche che potrebbero compromettere o rallentare il progresso e l’applicazione delle Cure Palliative. Vengono esaminate le barriere all’accesso universale ed equo a questi servizi essenziali, la necessità di una loro attivazione tempestiva e il diritto inalienabile dei pazienti a ricevere informazioni complete sul loro percorso di cura.

Sono trattate, inoltre, la questione dell’adeguatezza delle Cure Palliative in vari contesti sanitari, sia domiciliari che ospedalieri, e l’influenza di queste cure sui costi sanitari.

Nelle Raccomandazioni, il Cnb indica la "necessità di perseguire strategie per il rafforzamento e la valorizzazione delle reti e dei servizi di Cure Palliative, anche in un contesto di risorse scarse. Viene sottolineata l'importanza di adottare modelli di gestione integrati e avanzati per elevare la loro qualità e promuoverle come priorità strategica nel panorama della medicina, assicurando sia l’efficacia clinica sia la salvaguardia della dignità e dei diritti dei pazienti, in tutte le situazioni".

Il Parere evidenzia anche la particolare esigenza di una "formazione di alto livello" per i professionisti sanitari e l’importanza della ricerca per lo "sviluppo di trattamenti e pratiche innovative, ancora molto carenti in questo settore". Il Cnb concentra l’attenzione su queste urgenze per assicurare che lo sviluppo delle Cure Palliative in tutto il territorio nazionale venga considerato una "priorità assoluta".



15 gennaio 2024
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