Trapianti. Gemmato: “Il nostro sistema è la dimostrazione di come il Ssn funziona ed è in grado di gestire complessità con successo”
Procedure di trapianto, ricerca e innovazione, tecnologie avanzate, liste d’attesa, il ruolo chiave del donatore d’organo, la crescita negli anni del numero di interventi. Sono stati alcune delle tematiche affrontate ieri durante la conferenza stampa “Presente e Futuro dei Trapianti d’Organo”, tenutasi presso la Sala Caduti di Nassirya, in Senato, e promossa dall’Associazione di Iniziativa Parlamentare per la Salute e la Prevenzione.
15 NOV - “L’esperienza italiana nel campo dei trapianti è la dimostrazione concreta che il nostro è un Sistema sanitario pubblico che funziona, performa ed è in grado di gestire complessità con successo”. Con queste parole del Sottosegretario di stato alla Salute
Marcello Gemmato, si è aperta ieri la conferenza stampa
“Presente e Futuro dei Trapianti d’Organo”, tenutasi presso la Sala Caduti di Nassirya, in Senato, e promossa dall’Associazione di Iniziativa Parlamentare per la Salute e la Prevenzione, presieduta dal
Antonio Tomassini.
All’iniziativa, sono intervenuti, oltre al Sottosegretario, altri esponenti delle istituzioni, come
Ugo Cappellacci (Presidente Commissione Affari della Camera), e dell’universo della salute, tra cui i campioni della trapiantologia italiana come
Luciano De Carlis (Direttore S.C. Chirurgia Generale e dei Trapianti Ospedale Niguarda, Presidente eletto della Società Italiana dei Trapianti d'Organo - S.I.T.O.),
Fabrizio Di Benedetto (Direttore Chirurgia Oncologica Epato-bilio-pancreatica e Trapianti di Fegato, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena),
Giuseppe Maria Ettorre (Direttore Dipartimento Trapianti Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma) e
Salvatore Gruttadauria ( Direttore del Dipartimento dei Trapianti Addominali Irccs-Ismett-Upmc Italy Palermo).
Gemmato ha sottolineato poi quanto fatto fino ad oggi dal Governo per il Sistema Sanitario Nazionale: “Nella manovra sono stati stanziati 136 miliardi per il Fondo sanitario nazionale, raggiungendo così il più alto investimento in sanità pubblica di sempre. Basti pensare che nel 2019 erano 115, un incremento di 21 miliardi in soli 4 anni. A ciò si aggiunge la necessità di adottare nuovi modelli organizzativi in grado di efficientare e migliorare le performance di salute del nostro Ssn, tra i primi al mondo”. Ribadendo che “crediamo nella sanità pubblica e continuiamo a difenderla, anche e soprattutto valorizzando i professionisti sanitari”.
Procedure di trapianto, ricerca e innovazione, tecnologie avanzate, liste d’attesa, il ruolo chiave del donatore d’organo, la crescita negli anni del numero di interventi. Sono stati alcune delle tematiche affrontate dai relatori, con un focus specifico sui trapianti di fegato. Il nostro Paese è quello che ne realizza, infatti, il maggior numero assoluto in tutta Europa (1.474 solo nel 2022). Dal confronto è emersa forte la consapevolezza che ““Il trapianto è una delle più belle espressioni della sanità pubblica italiana”.
“Il futuro della salute – ha evidenziato Tomassini, tra i promotori dell’iniziativa - è legato alla ricerca e allo sviluppo delle tecnologie in questo settore. Con il costante miglioramento della strumentazione e delle modalità di intervento, i trapianti permetteranno di salvare molte altre vite. Occorre pertanto uno sforzo comune che veda impegnati sinergicamente scienza, politica e istituzioni”.
15 novembre 2023
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