Conclusi i lavori delle sei riunioni della cabina di regia convocata oggi dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto. L'ultima sessione, si legge in una nota di Palazzo Chigi, si è soffermata sulla verifica dello stato di avanzamento degli interventi di competenza del Ministero della Salute, alla presenza del ministro Orazio Schillaci, del sottosegretario per l'Economia e le finanze Lucia Albano, del vicepresidente della Regione Lombardia Marco Alparone, i rappresentanti degli Affari regionali e il presidente della Conferenza permanente delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga.
Nel corso della riunione sono stati affrontati i temi connessi alla realizzazione degli interventi della Missione 6, con particolare riferimento alle misure da adottare per far fronte all'incremento dei costi delle materie prime. Sul punto, il ministro Schillaci, spiega sempre Palazzo Chigi, ha ribadito che la proposta di rimodulazione non prevede nessuna riduzione finanziaria per la Missione 6, poiché gli incrementi di costo potranno essere ottenuti anche attraverso l'utilizzo delle risorse non impiegate di cui all'art 20 per l'edilizia sanitaria.
La cabina di regia ha inoltre preso atto dei profili di attenzione connessi all'attuazione di alcuni progetti in essere, in vista del confronto tecnico con i servizi della Commissione. La riunione si è conclusa con l'impegno del Governo, si spiega nella nota, a realizzare tutti gli interventi già previsti dal ministero della Salute, ribadendo che per la missione non ci saranno definanziamenti.
"Ho appena avuto una riunione con il ministro Fitto sul Pnrr. La parte sulla salute è in piena regola con tutti i target, non è stato definanziato nulla", ha ribadito Schillaci, intervenendo al congresso Sumai Assoprof. "Sono state solo ridotte le case di comunità - ha precisato il ministro - per l'aumento dei prezzi delle costruzioni del 30%. Ma le case di comunità non realizzate col Pnrr saranno realizzate con i fondi dell'ex articolo 20 che colpevolmente le Regioni non hanno usato dal 1988", ha concluso.