Piatto ricco per la sanità. Sono nove i provvedimenti all’ordine del giorno della nuova seduta della Conferenza Stato Regioni fissata per il prossimo 26 luglio.
Tre provvedimenti interessano l’area oncologica. Si parte con l’Intesa sullo schema di decreto del ministro della Salute sulla disciplina del Registro nazionale tumori. Un provvedimento anticipato da Quotidiano Sanità già dal mese di aprile. In tutto 16 articoli necessari per dare motore alla piena implementazione del Registro a quattro anni dalla sua istituzione, ai quali si aggiunge il Disciplinare tecnico contenente indicazioni, modalità tecniche di trattamento dei dati e misure tecniche e organizzative per garantire un livello di sicurezza adeguato dei dati.
Completano il quadro due documenti Agenas che riguardano “i requisiti essenziali per valutare le performance delle reti oncologiche” e “il ruolo delle associazioni di volontariato, dei malati e di attivismo civico” nell’ambito delle reti stesse.
Governance, gestione clinica dei pazienti, delle risorse, valutazione, processi sociali e supporto alla persona e al caregiver, comunicazione e trasparenza della rete oncologica, sono le aree di riferimento per valutare le performance delle reti oncologiche.
L’Accordo sul documento “Il ruolo delle Associazioni di volontariato, di malati e di attivismo civico nelle reti oncologiche” parte invece dall’esigenza di rafforzare il ruolo delle associazioni dei pazienti e dell'attivismo civico in campo oncologico quali “componenti formalmente riconosciute della rete, attraverso la partecipazione ai livelli rappresentativi e direzionali, così come alle funzioni di integrazione e completamento dell'offerta istituzionale”.
Due poi i provvedimenti relativi al “mondo sangue”. A caccia del via libera c‘è l’Accordo sull’aggiornamento e la revisione dell’allegato B dell’accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 relativo al modello per le visite di verifica dei requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti.
Il provvedimento, che abbiamo già anticipato su Qs, recepisce le indicazioni del Centri nazionale sangue relativamente al numero di visite di verifica delle strutture trasfusionali: dovranno essere almeno 6 ogni due anni e non più ”almeno 4” come suggerito dalle Regioni. Non si devono abbassare gli standard di qualità, spiega il Cns.
A questo, si aggiunge l‘Accordo sullo schema di decreto del Ministro della salute recante “Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti per l’anno 2023”.
Sul Tavolo di Stato e Regioni arriva poi l‘Accordo sulla “Rivalutazione del fabbisogno di medici specialisti da formare per l’anno accademico 2022/2023”. Grazie al provvedimento il fabbisogno fissato è di 14.579 unità. Per l’area chirurgica il fabbisogno sarà di 3.032 unità, per l’area funzioni dei servizi di 4.472 unità e per l’area funzionale di medicina si attesterà a 7.075 unità
E ancora, pronto per il semaforo verde il riparto delle risorse per l’attività degli Irccs in favore di cittadini residenti in Regioni diverse da quelle di appartenenza: 20 milioni di euro in tutto a valere sul Fsn 2022.
Infine, ci riprova dopo lo stop della ultima seduta, il Decreto di modifica del provvedimento del Ministro della salute sul riparto e risorse relative all’investimento M6-C1-1.2.1 «Casa come primo luogo di cura (ADI)» del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
E.M.