Uno dei fronti di mobilitazione del PD sarà quello della difesa della sanità pubblica universalistica. Arriva un secco "no" dai dem ai nuovi tagli al settore previsti nel Def, specie dopo il dramma della pandemia, quando sembrava fosse stata acquisita una diffusa consapevolezza della centralità della tutela della salute delle persone.
Così Elly Schlein nella sua prima conferenza stampa da segretaria del Partito Democratico.
"Quando in una manovra non metti risorse aggiuntive per la sanità e anzi quelle che metti e che il ministro Schillaci rivendica non sono neanche sufficienti a coprire l’aumento dell’inflazione, questo vuol dire che fai dei tagli. Questi si traducono immediatamente in una riduzione e restringimento dei servizi alle persone. Noi ci opponiamo con forza a questo", ha sottolineato da subito Schlein.
"Chiediamo al governo di non lasciare sole quelle Regioni che hanno dovuto fare i conti con la pandemia, che non hanno visto pieno riscontro rispetto ai costi Covid e che hanno dovuto sopportare anche i rincari dell’energia. Serve un forte intervento del governo che non abbiamo visto nella manovra e di cui non vediamo traccia nemmeno nel Def. Questo per noi è un elemento di grande preoccupazione", aggiunto la segretaria.
Def, no a nuovi tagli. Sempre restando sul Def, Schlein poi aggiunge: "Per non parlare del fatto che dopo anni in cui c’era stato un trend di crescita del Fondo sanitario nazionale assistiamo ora a una pericolosa regressione. Non è questo quello di cui abbiamo bisogno e non è quello che ci si aspetta dopo la nuova consapevolezza della centralità della salute e della cura delle persone che dovremmo avere ormai tutto dopo il dramma della pandemia. Anche su questo fronte continueremo ad insistere".
Preservare il progetto Case della comunità. Quanto alla sanità territoriale, Schlein richiama la necessità di una piena attuazione del DM 77. "Sono molto preoccupata dall’aver sentito il ministro Fitto dire che non sia possibile realizzare le Case della comunità. Nella visione che il PD ha di una nuova sanità, di un nuovo patto con le cittadine e i cittadini, l’elemento della prossimità è fondamentale. Riuscire dal 2023 in avanti a costruire presidi territoriali capillari per la cura delle persone, avvicinare la risposta dei bisogni di cura nei quartieri e nelle periferie, nelle aree interne e montane, è per noi fondamentale. Anche da questo dipende il contrasto dello spopolamento e abbandono delle aree interne e montane. Mi auguro che il governo sappia ascoltare il grido di allarme che arriva sulla sanità da tanta parte del Paese".
Giovanni Rodriquez