Estendere le norme già in vigore contro la maternità surrogata estendendola anche a quella commessa all’estero da cittadino italiano. Questo l'obiettivo della proposta di legge presentata a prima firma da Maria Carolina Varchi (FdI) alla Camera e assegnata la scorsa settimana alla Commissione Giustizia.
Ad oggi il divieto di maternità surrogata opera solo a livello nazionale, mentre in altri Paesi, sia europei e soprattutto extraeuropei come India e Stati Uniti d’America, tali pratiche sono legali. Questo, si spiega nella relazione illustrativa, ha dato luogo e sta dando luogo in questi anni alla diffusione del cosiddetto turismo procreativo, cioè di quel fenomeno per cui coppie italiane che non possono avere figli si avvalgono della tecnica della surrogazione di maternità in un Paese estero in cui la stessa è consentita.
"Sinora - si aggiunge nella relazione illustrativa - la giurisprudenza si è pronunciata solo in poche occasioni sulle problematiche legate alla surrogazione di maternità e solo recentemente si è trovata a fare fronte alle conseguenze giuridiche del cosiddetto turismo procreativo.
La proposta di legge di Fratelli d'Italia, composta da un unico articolo, punta a colmare questo vuoto normativo estendendo anche alla maternità surrogata commessa all’estero da cittadino italiano le pene previste dalla legge n. 40/2004, ossia la reclusione da tre mesi a due anni e una multa da 600.000 a un milione di euro.
Giovanni Rodriquez