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Quali strategie per affrontare il Covid il prossimo autunno? Le proposte di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia


Il quotidiano La Verità ospita oggi tre interviste a tre diversi esponenti della coalizione di Centrodestra: Andrea Mandelli (FI), Marcello Gemmato (FdI) e Luca Coletto (Lega). Da queste emerge una strategia chiara di convivenza con il virus e stop a chiusure o possibili reintroduzioni di strumenti quali il green pass. No anche all'obbligo vaccinale, ma dovrà essere messa in campo una campagna di sensibilizzazione indirizzata soprattutto ad anziani e fragili.

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Sì alla convivenza con il virus e no a green pass e obbligo vaccinale. Questa, in sintesi, la posizione sul Covid in vista del prossimo autunno emersa da tre interviste pubblicate oggi dal quotidiano La Verità a tre esponenti del Centrodestra: Andrea Mandelli (FI), Marcello Gemmato (FdI) e Luca Coletto (Lega).

No al green pass. Per tutti e tre gli esponenti del Centrodestra la strategia da adottare sarà quella di una convivenza con il virus. A cominciare dal lasciarsi alle spalle il green pass. Marcello Gemmato (FdI) ha ribadito la contrarietà del suo partito a questo strumento che "ha ingenerato in molti l'infondata convinzione di essere immuni. Meno che mai, dunque, potranno esserci sanzioni o penalizzazioni. Non si può negare il lavoro alle persone o comprimere la loro libertà. È stata una misura ideologica e non sanitaria".

Anche per Luca Coletto (Lega) la situazione attuale è "profondamente cambiata" rispetto al 2020. E questo perché, oltre ai vaccini, "oggi abbiamo anche un farmaco che può essere usato in fase di malattia. Insomma - spiega il leghista a La Verità - siamo in una fase in cui si possono responsabilizzare i cittadini senza alcun bisogno di terrorizzarli". Proprio alla luce di questo arriva il no al green pass: "Sono contrario. Siamo in una fase ormai endemica e disponiamo di cure, come abbiamo detto".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Andrea Mandelli (FI): "Nella nostra ultima proposta di piano pandemico che Antonio Tajani ha annunciato e che non abbiamo fatto in tempo a presentare a causa della crisi di governo, e che sarà parte del programma di Forza Italia, non siamo affatto in una logica di chiusura". Il vicepresidente della Camera va anche oltre affrontando il tema delle restrizioni e relative alle quarantene: "Penso che dovremo gestire la questione della positività asintomatica. Personalmente, ritengo che una quarantena di sette giorni non sia compatibile con il futuro del Paese. Credo che si debba trovare una soluzione ragionevole: è assurdo pensare di risolverlo con manette e impedimenti". Poi, entrando più nel dettaglio sul possibile ricorso al green pass Mandelli spiega: "Ogni decisione è figlia di un momento. Anche alla luce di ciò che abbiamo detto finora, oggi il tema non è all'ordine del giorno".

Obbligo vaccinale. Tutti e tre gli esponenti del centrodestra sono per una sensibilizzazione alla vaccinazione contro il Covid, specie per i soggetti più fragili, ma contrari ad una reintroduzione dell'obbligo. Sul punto Andrea Mandelli, pur premettendo di essere "favorevolissimo" al fatto che "i vaccini che già abbiamo, e ancor più quelli che avremo in futuro, siano uno strumento fondamentale non solo per arginare la pandemia ma per evitarne gli effetti acuti", spiega di essere "contrario all'obbligo". Mentre l'esponente azzurro resta "favorevolissimo a una campagna informativa che metta in luce questi benefici, con particolare riferimento alla prevenzione degli effetti acuti. Infine, occorre una forte raccomandazione alla vaccinazione per i fragili".

Su posizioni simili anche Marcello Gemmato: "Suggeriremo in maniera importante e convincente la vaccinazione agli anziani, ai deboli, agli immunodepressi: ma non può esserci obbligo o lesione della libertà personale, meno che mai per tutti gli altri cittadini che non sono nemmeno in una condizione di potenziale fragilità".

Anche per Luca Coletto il vaccino è "certamente assai positivo per gli immunocompromessi, gli anziani, i deboli: nelle Rsa la situazione è indubbiamente migliorata grazie alle vaccinazioni". Per il resto, "come ci si vaccina contro l'influenza ordinaria, ci si può vaccinare contro il Covid, ma senza obbligo. La mia parola d'ordine è: sensibilizzare senza obbligare".

Futuro ministro della Salute. Chi sarà il prossimo ministro della Salute in caso di vittoria del Centrodestra. Non si fanno nomi ma viene tracciato un identikit. Questo il ragionamento esposto da Andrea Mandelli a La Verità: "La pandemia ha rimesso al centro il settore della salute che negli ultimi anni era stato depauperato in termini di risorse. Non si tratta di spesa, ma di investimento in libertà e nel futuro. Dobbiamo cambiare paradigma e investire, specie nella prevenzione. Senza salute non c'è socialità né lavoro: è un bene esistenziale".

Marcello Gemmato si limita invece ad indicare che "dovrà applicare il buon senso e non l'ideologia". Infine, Luca Coletto, spiega: "Non siamo ancora ai nomi. L'importante è che tuteli il nostro sistema sanitario a copertura universale. Negli anni passati ci sono stati troppi tagli, e gli ultimi aumenti sono più che altro surrettizi. Dalla trincea delle regioni - conclude - si vede bene cosa accade quando il sistema sanitario va in sofferenza".



26 luglio 2022
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