Per la quarta dose il target minimo di somministrazioni al giorno è di 100 mila. E per realizzarlo le Regioni dovranno garantire la presenza di almeno un Hub ogni 50 mila abitanti insieme ad altri punti vaccinali presso strutture sanitarie stanziali tipo presidi ospedalieri, case della salute, medici di medicina generale e farmacie. Sono queste alcune delle indicazioni contenute nelle Linee d’indirizzo per la campagna della quarta dose dedicata agli over 60 e ai fragili dai 12 anni in su (una platea di circa 12 mln di persone) firmate dal Magg. Gen. Tommaso Petroni, direttore dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia e inviate alle Regioni. Come in passato ad occuparsi della distribuzione dei vaccini e dei kit di somministrazione sarà la nuova Unità che ha preso il posto del Commissario per l’Emergenza. Ma ecco cosa prevedono nel dettaglio le linee d’indirizzo.
Popolazione target
Complessivamente il numero di cittadini destinatari dell’ulteriore richiamo è stimato in circa 12 milioni (ai quali dovranno essere sottratti coloro che progressivamente saranno guariti dal SARS CoV- 2).
Principi guida
- a carico dell’UCCV: approvvigionamento di vaccini, di kit di somministrazione e la loro distribuzione;
- a carico delle Regioni/PA: somministrazione dei vaccini attraverso hub, strutture sanitarie stabili, medici di medicina generale, farmacie e altro in funzione della popolazione target da sottoporre a vaccinazione.
Campagna mediatica ed informativa
Nella disamina delle criticità che potrebbero vanificare gli obiettivi di questa ripresa della campagna vaccinale, emerge con chiarezza la necessità di una comunicazione focalizzata sulla puntuale e trasparente necessità di una vaccinazione tempestiva e sulla validità dei vaccini nella prevenzione dell’aggravamento e della letalità del contagio. Nella già menzionata comunicazione è fondamentale l’apporto dell’ISS e dell’AIFA.
Compiti della Unità per il Completamento della Campagna Vaccinale
In linea con il quadro normativo vigente, l’Unità per il Completamento della Campagna Vaccinale (UCCV) provvederà ad approvvigionare i vaccini e i kit di somministrazione, a sovraintendere alla distribuzione, a monitorare i fabbisogni operando le attività di compensazione tra le varie Regioni/PA e a monitorare il raggiungimento dei target.
Inoltre, l’Unità continuerà a supportare le Regioni con le attività amministrative finalizzate a garantire la disponibilità di personale sanitario richiesto per la campagna vaccinale.
CompitidelleRegioni/PA
La campagna vaccinale primaria, durante lo stato di emergenza, è stata incentrata sulla disponibilità di grandi hub vaccinali, con il coinvolgimento progressivo dei medici di medicina generale e delle farmacie. In considerazione del contesto attuale e della platea individuata, si può configurare, da subito, un modello misto di somministrazioni, in cui gli hub vaccinali potrebbero essere previsti a livello provinciale in numero crescente in funzione della popolazione residente e tenendo conto delle caratteristiche orografiche, demografiche e di viabilità dei singoli territori (solo a titolo di esempio: un hub vaccinale ogni 50.000 abitanti), integrati da altri punti vaccinali presso strutture sanitarie stanziali tipo presidi ospedalieri, case della salute, medici di medicina generale e farmacie.
In uno scenario epidemiologico caratterizzato da una immunizzazione della popolazione fortemente diversificato, risultato in moltissimi casi da vaccinazioni e pregressa infezione, il coinvolgimento del medico di medicina generale appare fondamentale per proporre al singolo individuo la schedula più idonea.
In tale contesto, ogni Regione/PA fornirà entro il 22/07/2022 a questa UCCV le capacità massime di somministrazione, in base alla propria pianificazione, suddivise per:
hub/punti di somministrazione attivi;
hub/punti di somministrazione attivabili;
strutture sanitarie stanziali quali potenziali stazioni vaccinali;
medici di medicina generale;
farmacie;
altro.
Target giornalieri
Al fine di completare il piano di richiamo raccomandato ai cittadini e tenuto conto della platea indicata, il target nazionale di somministrazioni giornaliere dovrebbe attestarsi almeno alle 100.000 dosi/giorno, valutando poi l’evoluzione del quadro epidemiologico e le eventuali ulteriori indicazioni delle autorità sanitarie italiane ed europee. Pertanto, si invitano le Regioni e le Province Autonome a porre in essere una organizzazione dedicata in grado di raggiungere i target individuati.
L.F.