Vaccini Covid. Via libera al richiamo booster anche per i soggetti immunodepressi. Ecco la circolare del Ministero Salute
A ricerverla saranno i soggetti "con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido". La dose booster per queste persone potrà essere somministrata ad almeno 120 giorni dalla "dose addizionale" ricevuta a partire dallo scorso febbraio. Verranno utilizzati vaccini mRna nei dosaggi allo scopo autorizzati (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni). LA CIRCOLARE
20 FEB - I soggetti "con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido", potranno ricevere la dose booster del vaccino contro il Covid ad ameno 120 giorni di distanza dalla "dose addizionale" ricevuta a partire dallo scorso settembre 2021.
Questo quanto prevede la nuova circolare del Ministero della Salute che recepisce il parere espresso dalla Cts di Aifa dello scorso 18 febbraio. Verranno utilizzati vaccini mRna nei dosaggi allo scopo autorizzati (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni). Questo a causa dell’attuale situazione epidemiologica, "che continua a registrare un’elevata circolazione del virus Sars-CoV-2 in tutto il territorio nazionale, considerate le attuali evidenze che, a fronte di una riduzione di effetto protettivo e durata dell’immunizzazione dopo il ciclo vaccinale primario nei confronti della variante Omicron, rivelano comunque elevati livelli di efficacia e sicurezza della dose booster nel prevenire forme sintomatiche, ricoveri ospedalieri e decessi correlati al Covid".
Ricordiamo che, sulla base della
circolare del Ministero della Salute dello scorso 14 settembre 2021, i soggetti fragili avevano ricevuto infatti non il "booster" ma una "dose addizionale" di vaccino contro il Covid somministrata "a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria", con una tempistica completamente diversa dalla dose booster. Mentre infatti la dose addizionale andava somministrata a partire da 28 giorni dall'ultima vaccinazione ricevuta, il booster viene somministrato dopo almeno 120 giorni.
20 febbraio 2022
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