“Il ministro Schillaci e il sottosegretario Gemmato si attaccano ai dati sull’adesione allo sciopero di ieri per autoassolversi e assegnarsi da soli un ottimo voto sull’operato del governo sulla sanità. Tralasciamo i metodi di calcolo, che non tengono conto del fatto che non tutte le sigle erano coinvolte dallo sciopero, e il fatto che molti sanitari per senso del dovere e abnegazione hanno cercato di non creare disagio alla cittadinanza e hanno deciso di lavorare senza percepire lo stipendio. Concentriamoci invece sui problemi veri, quelli di un Servizio sanitario nazionale al collasso: le interminabili liste d’attesa, i massacranti turni di medici e infermieri, che sono esposti alle aggressioni in corsia e remunerati con stipendi tra i più bassi d’Europa, la drammatica carenza di risorse e personale, le spaventose differenze territoriali nell’accesso alle cure. Queste sono le ragioni per cui il tema della sanità resta in cima alle preoccupazioni degli italiani, quattro milioni e mezzo dei quali rinunciano ogni anno a curarsi. Queste sono le ragioni per cui il nostro personale, che scenda in piazza o meno, sa perfettamente che il SSN è in ginocchio. Le polemiche del governo sono fuori luogo e imbarazzanti e denotano il maldestro tentativo di ministro e sottosegretario di nascondersi dietro un dito”. Lo scrive in una nota Andrea Quartini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari sociali alla Camera e coordinatore del Comitato Politico Salute e Inclusione sociale del M5S.