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Sportiello (M5S): “Passo avanti sui diritti, ma Governo aveva il dovere di fare di più”


25 GIU -

“Il provvedimento che votiamo oggi è nato da una mia proposta di legge e da quella del collega Furfaro, con l’idea di superare un vulnus del nostro Paese che purtroppo nega un diritto fondamentale: oggi chi non ha una residenza non può vedersi riconosciuto il diritto alla Salute, né può avere un medico di base o un pediatra di libera scelta. Nel Paese con la vocazione universalistica del SSN, potrebbe sembrare strano che qualcuno non riesca ad avere un medico di base o un pediatra di libera scelta, ma questa è la realtà, quella che abbiamo in tutti i modi raccontato al governo. La nostra Costituzione dice chiaramente che deve essere garantita l’assistenza gratuita e lo Stato dovrebbe già assicurare le risorse, ma i fondi purtroppo non sono garantiti. Questo provvedimento è frutto di un lavoro che come movimento abbiamo sempre portato avanti, ma avremmo voluto garantire il diritto alla Salute a tutti e a tutte, come la nostra Costituzione – e direi anche la nostra coscienza – ci impone di fare”.

Lo dichiara in Aula alla Camera Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali, in occasione delle dichiarazioni di voto sulla proposta di Legge sull’assistenza sanitaria per le persone senza dimora di cui è una dei proponenti.


“Garantire assistenza territoriale anche a chi non ha una residenza – prosegue Sportiello – avrebbe permesso anche di decongestionare gli ospedali e migliorare il livello del servizio di emergenza-urgenza. Avevamo proposto diversi emendamenti, tra cui ad esempio quello che prevedeva la possibilità per i Comuni di stabilire residenze virtuali nelle quali iscrivere le persone senza fissa dimora. Al momento, solo alcuni Comuni virtuosi garantiscono questa possibilità e il no del governo crea un’inaccettabile discriminazione, perché c’è chi vive in un Comune che ha istituito la residenza virtuale e può quindi chiedere l’attivazione di un medico di base e l’accesso al Servizio sanitario nazionale e chi invece non si vedrà riconosciuto quel diritto alla Salute che dovrebbe essere garantito a tutti. In questo modo, il governo volta le spalle alle persone senza dimora e a chi vive in condizioni di indigenza molto gravi. Ma non è l’unico campo in cui ci siamo visti dire di no: abbiamo visto bocciare le nostre proposte sull’aumento delle risorse, sul superamento del concetto di gradualità proposto dal governo, sull’ampliamento dell’impatto della legge. Resta, quindi, l’amarezza, perché il governo aveva il dovere di fare di più, ma voteremo favorevolmente perché garantire la Salute a tutte e a tutti è sempre stato uno dei nostri obiettivi e un diritto garantito è un passo in più per tutta la società” conclude Sportiello.



25 giugno 2024
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