Fvg. Snami in stato di agitazione contro le criticità della sanità
In una nota indirizzata alla Regione e al Prefetto di Trieste Valerio Valenti, il sindacato evidenzia come “sia ormai improcrastinabile un’azione sindacale forte e mirata a tutela dei cittadini, cioè degli assistiti e della categoria professionale che rappresenta”. Chiede dunque “una presa di coscienza da parte di Regione/Direzione Salute” e l’avvio di un confronto sulle criticità per “affrontarle insieme con i sindacati nell’interesse di cittadini e medicina generale”. LA NOTA
16 LUG - Era ancora maggio quando il vicegovernatore con delega alla salute
Riccardo Riccardi incontrava il presidente dell’O.S. SNAMI, Stefano Vignando, e nell’incontro si era convenuto che era giunto il momento di affrontare tutte le problematiche con un percorso condiviso sui temi di interesse generale e sui quali va compiuto un aggiornamento ed una sburocratizzazione a tutto vantaggio del cittadino-paziente.
“Eravamo arrivati all’incontro a Palmanova con l’assessore Riccardi – fa sapere il presidente regionale SNAMI
, Stefano Vignando – dopo lettere e lettere inviate alla Regione sulle cose che secondo la nostra O.S. mancano alla sanità del FVG. In quella occasione avevo fatto cenno a tutte le criticità che riguardano l’assistenza ai cittadini, la burocratizzazione del nostro lavoro, la carenza di medici di assistenza primaria, di continuità assistenziale e di emergenza sanitaria territoriale e tante altre cose che l’assessore Riccardi ben conosceva visto che ho sempre inviato le note anche a lui per conoscenza. Dopo quell’incontro tutto è rimasto come anni fa, anzi è peggiorato anche causa pandemia. L’estrema e ripetuta difficoltà di interloquire con Riccardi, il mancato e fattivo riscontro alle nostre note formali e il trattamento riservatoci quasi come non fossimo considerati titolati ad intervenire su aspetti sulla salute, ci ha portati a proclamare ufficialmente lo stato di agitazione con l’ultima nota inviata”.
La nota, indirizzata al Presidente della Regione,
Massimiliano Fedriga, al Vice Presidente e Assessore alla Salute Regione,
Riccardo Riccardi, al Prefetto di Trieste
Valerio Valenti e al Direttore Centrale Salute Regione
, Gianna Zamaro, tratta alcuni punti su cui l’O.S. SNAMI ritiene sia ormai improcrastinabile un’azione sindacale forte e mirata a tutela dei cittadini, cioè degli assistiti e della categoria professionale che rappresenta.
Tra questi punti:
1. il perdurare della grave carenza dei medici di assistenza primaria nel territorio regionale, compresi gli incarichi provvisori, dei medici di continuità assistenziale e dei medici di emergenza sanitaria territoriale;
2. la già più volte segnalata, eccessiva e straripante burocratizzazione che riempie sempre di più l’attività professionale dei medici di medicina generale con continue ed ulteriori incombenze;
3. lo stato dei rapporti di continuità fra ospedale e territorio e l’integrazione professionale con criticità più volte manifestate, non ultimo il mancato rilascio della certificazione attestante la presenza di una o più malattie croniche, certificazioni necessarie ai cittadini che vi sono affetti per non pagare il ticket sulle prestazioni per il monitoraggio delle patologie stesse e per poter usufruire della multi/pluriprescrizion;.
4. la mancata valorizzazione dell’assistenza territoriale, in particolare della medicina generale nelle sue varie articolazioni cioè ciò che riguarda l’assistenza primaria/medici di famiglia, continuità assistenziale/guardia medica e emergenza sanitaria territoriale;
5. il silenzio assordante rispetto alle nostre reiterate e datate richieste di rendere appetibili dal punto di vista logistico ed economico gli incarichi professionali in medicina generale;
6. la perdurante elusione del confronto con le rappresentanze sindacali della medicina generale, per affrontare ogni aspetto e criticità assistenziali, che in diversi casi hanno portato la nostra O.S. a rivolgersi, ad oggi con successo - e non è ancora finita -, ai Giudici del Lavoro presso i Tribunali Civili delle quattro Province in FVG;
7. le mancate risposte alle sollecitazioni in tema di: medicina penitenziaria, definizione condivisa di un assetto pattizio stabile per i MMG coinvolti nell’assistenza medica nelle strutture intermedie, RSA, RSP, Hospice e Cure Palliative, ai migranti e nelle strutture a ciò dedicate; indennità per l’assunzione del collaboratore di studio che va estesa a tutti i MMG; emergenza pandemica SARS-CoV-2 e relativi accordi su tamponi e vaccinazioni;
8. il rimpallo dei cittadini/pazienti del nostro SSR in vessatori andirivieni da un servizio Pubblico con doveri di trasparenza, imparzialità e rispetto delle vigenti disposizioni che dovrebbe risolvere i problemi in un settore delicato e protetto come la salute, invece di crearne degli altri: ogni giorno nei nostri studi diamo ascolto alle doglianze, ed è un eufemismo, dei nostri assistiti impossibilitati ad accedere in tempi ragionevoli alle prestazioni per colpa di lunghissime liste di attesa.
Per SNAMI FVG si attende una presa di coscienza da parte di Regione/Direzione Salute sulle tante criticità assistenziali presenti e costantemente segnalate, per affrontarle insieme con i sindacati nell’interesse di cittadini e medicina generale anche con adeguamenti normativi se necessario e i dovuti investimenti a tutela della salute.
Endrius Salvalaggio
16 luglio 2021
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