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ASU GI. Medici e operatori del comparto in stato di agitazione. Aperto un tavolo di confronto

L’obiettivo è arrivare a un accordo e scongiurare lo sciopero. I sindacati chiedono, tra le altre cose, l'applicazione del contratto per l’assegnazione degli incarichi funzionali e il pagamento degli straordinari, oltre che l’assunzione di nuovo personale. Per Uil medici “ancora oggi per gli ospedali di Gorizia e Monfalcone manca l’autonomia organizzativa-gestionale”. E la Uil Fpl parla di un reparto, oculistica, “che andava a mille ma dove in 3 anni si è registrato stato un disamore generalizzato”.

16 GIU - Dopo l’incontro con il Prefetto di Gorizia, Raffaele Riccardi, lo stato di agitazione ddi Uil Fpl e Uil Fpl medici resta ancora vivo. Ma l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (ASU GI) ha deciso di aprire un tavolo di confronto per scongiurare lo sciopero. I prossimi giorni saranno decisivi. Ma i punti da affrontare sono numerosi.

Sul personale, spiegano i sindacati, continuano a pesare le incertezze su questioni come:

- la mancata applicazione del C.C.N.L. 2018 per quanto interessa l'assegnazione degli incarichi funzionali di organizzazione sanitaria, amministrativa e tecnica, con la relativa quota economica prevista per l'Area Giuliana;

- la mancata applicazione del C.C.N.L. 2018, per quanto riguarda l'assegnazione degli incarichi funzionali amministrativi e tecnici, con la relativa quota economica prevista per l'Area Isontina;

- l’adeguamento numerico degli incarichi di funzione relativi all’Area Isontina (eliminazione delle doppie funzioni attualmente in essere, scorporando gli incarichi di coordinamento dagli incarichi organizzativi andando così ad adeguare il rapporto con l’Area Giuliana);

- l’adeguamento economico degli incarichi di funzione relativi all’Area Isontina rispetto all'Area Giuliana;

- l’utilizzo o pagamento delle ore straordinarie relative all'anno 2020 del personale dell’Area Isontina; l’utilizzo o pagamento delle ore straordinarie relative all'anno 2020 degli operatori in dimissione e/o “congelate” negli anni precedenti;

- tempi e modalità di pagamento (mensile o bimensile) delle ore straordinarie relative all'anno 2021 del personale dell’Area Isontina;

- riconoscimento e pagamento urgente delle festività infrasettimanali dei “turnisti”;

- predisposizione di un piano di recupero delle ferie 2020, non fruite dal personale a causa dell'emergenza pandemica;

- grave carenza di personale.

“Lo stato di agitazione resta ancora vivo – spiega il Segretario Generale Regionale UIL FPL FVG, Luciano Bressan – visto che l’incontro tenutosi 10 giorni fa,  faccia a faccia con il Prefetto di Gorizia, non ha portato nulla di ufficiale da rilevare con l’Azienda ASU GI. Permangono ancora oggi per il comparto, in entrambe le aree giulino-isontina, incarichi funzionali di posizioni organizzative non assegnati, ore straordinarie non pagate, ferie del 2020 ancora da usufruire ecc. La lista è molto corposa”.

Anche per la Uil medici, rappresentata da Stefano Vita, le questioni che riguardano la categoria con ASU GI rimangono ancora irrisolte. “Nella riforma sanitaria è ben specificato che l’area isontina, che conta l’ospedale di Gorizia e Monfalcone, doveva avere la propria autonomia organizzativa-gestionale, cosa che fino ad oggi risulta essere tutta da ricostruire. Da una parte c’è l’area di Trieste, che è in affanno a sostenere anche la parte isontina, dall’altra c’è chi reclama la propria indipendenza. Vale la pena di ricordare ancora una volta il fatto di Pordenone, come esempio di sanità che non va e che ancora oggi rimane irrisolto. Nel reparto di oculistica, da tre anni manca un primario perché è andato in pensione, sostituito successivamente da un medico FF che nel tempo non è mai stato stabilizzato ed ora si è dimesso come molti altri colleghi. In 3 anni c’è stato un disamore generalizzato in un reparto di un ospedale Hub che andava a mille”.

I prossimi appuntamenti con l’Asugi saranno decisivi per ritirare o meno la vertenza.

Endrius Salvalaggio

16 giugno 2021
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