Vaccini Covid. Per noi operatori sanitari un diritto e un dovere etico
27 MAG -
Gentile Direttore,
siamo di fronte a una campagna di vaccinazione che non ha precedenti nel nostro Paese perché non solo riguarda tutta la popolazione, ma soprattutto si effettua in un contesto emergenziale. Questo vaccino non deve quindi, al pari degli altri, essere semplicemente gratuito e accessibile senza discriminazioni, ma va messo a disposizione in tempi strettissimi e la vaccinazione deve essere considerata dai cittadini un diritto certamente, ma anche un dovere etico.
Rigore e responsabilità sono quindi due parole d’ordine appropriate per ambedue gli attori: i cittadini fruitori e la “macchina sanitaria”, composta certamente da chi organizza e gestisce tutta la filiera della campagna vaccinale, ma anche da tutti i professionisti sanitari che sono per il cittadino, un modello di riferimento che potenzialmente influenza le opinioni sul tema.
A questo proposito, pur riconoscendo che le opinioni diverse devono trovare sempre spazio nei dibattiti, l’Ordine che rappresento non condivide ostacoli e posizioni di rifiuto nei confronti dei vaccini e in relazione alla procedure alle quali è istituzionalmente obbligato ha immediatamente recepito le prescrizioni previste nel D.L. 44/2021 del 1 aprile scorso, comunicando alla Regione i dati pubblici identificativi dei propri iscritti (oltre 4500, afferenti a 19 Profili Professionali) per la verifica delle coperture vaccinali. In questa fase, siamo ora in attesa che il monitoraggio e le attività previste nel decreto legge e in capo alle Aziende sanitarie, abbiano compimento.
Inoltre, molti fra gli iscritti hanno manifestato la disponibilità a impegnarsi in prima persona nella campagna vaccinale e sono pronti a seguire lo specifico corso di formazione attivato dall’Istituto Superiore di Sanità in seguito alla sottoscrizione del Protocollo di Intesa fra Federazione Nazionale Ordini TSRM-PSTRP e Ministero della Salute. Il Protocollo prevede che le Regioni che hanno necessità di aumentare il contingente dei vaccinatori, fornendo agli Ordini le modalità di accesso al corso, possano in poco tempo avere a disposizione ulteriori e formati professionisti da impiegare sul campo. In Friuli Venezia Giulia sono già stati contattati i vertici della Sanità locale e si è in attesa di capire se localmente c’è un bisogno da soddisfare.
L’Ordine e le Commissioni d’Albo, a tutela dei professionisti e dei cittadini, si sono rese quindi parte sollecita nella attività di sostegno alla vaccinazione Covid19, anche come espressione del dovere etico di salvaguardia e promozione della salute, invitando quindi ancora una volta sia i professionisti che i cittadini, a partire da coloro che appartengono alle categorie a rischio, a sottoporsi con fiducia al vaccino.
Dott.ssa Susanna Agostini
Presidente dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione del Friuli Venezia Giulia.
27 maggio 2021
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