Medicina generale. La Regione finanza 80 borse di studio. Triplicate in 3 anni
“Una delle più grandi sconfitte per un Paese è quella di essere costretti a richiamare nel sistema sanitario i medici pensionati e vedere allo stesso tempo i giovani laureati emigrare all’estero”, afferma l’assessore Riccardi. Gli Omceo al lavoro con la Regione in vista dei prossimi pensionamenti. “Per rafforzare la medicina del territorio è necessario aumentare le attuali quaranta borse di studio e diminuire pazienti per medico”, afferma il presidente Omceo Udine Maurizio Rocco.
25 NOV - “Una delle più grandi sconfitte per un Paese è quella di essere costretti a richiamare nel sistema sanitario i medici pensionati e vedere allo stesso tempo i giovani laureati emigrare all'estero. Per questo motivo, con l'auspicio che il governo centrale provveda a modificare quelle procedure che ingessano il turnover dei professionisti nel servizio pubblico, la Regione FVG ha provveduto ad aumentare le borse di studio per i corsisti di medicina generale”. Questo quanto affermato dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia,
Riccardo Riccardi, in occasione dell'avvio del corso di formazione in Medicina generale del Ceformed (Centro regionale di formazione per l'area delle cure primarie).
Continua, perciò, in FVG l’implementazione delle borse di studio per i MMG, che oggi sono 80 e già nell’anno 2018, rispetto all’anno precedente, la Regione aveva provveduto a raddoppiare (da 20 del 2017 a 40 nel 2018).
Sul tema della carenza di MMG, il vicegovernatore Riccardi ha sempre mostrato il suo disappunto sull’applicare il modello di reclutamento delle nuove leve ricorrendo alla specializzazione all’estero. In occasione del precedente aumento di borse di studio, per i corsisti di medicina generale, Riccardi sosteneva che sul problema del turnover dei medici prossimi alla pensione, il sorgere in altri paesi europei di facoltà di medicina, di fatto rivolte a studenti italiani esclusi dai test, è una risposta sbagliata a un problema reale che non si può risolvere con le lauree prese all'Università di Tirana.
“I quattro ordini dei medici incontravano verso i primi di settembre l’Assessore alla salute Riccardi – spiega il Presidente dell'Ordine di Udine,
Maurizio Rocco - In quella occasione, avevamo cercato di trovare delle linee di lavoro comuni per una pianificazione, sui principali temi che incidono sul settore della medicina regionale. Uno di questi dieci punti, era proprio la carenza dei medici di medicina generale. Recentemente siamo stati re-invitati dall'Assessore Riccardi e in quella occasione ci ha proposto che per rafforzare la medicina del territorio è necessario aumentare le attuali quaranta borse di studio e diminuire pazienti per medico, se si vuole dare più qualità del nostro lavoro Sulla proposta della riduzione di pazienti per medico, gli ordini si riservano ad una valutazione più approfondita con la Regione”.
Ora come ora, nella Regione FVG la situazione dei MMG è ancora sotto controllo, ma dalle stime, nei prossimi anni anche in questa Regione ci sarà un’uscita di medici in quiescenza pari al 30-40% sui quasi 900 medici esistenti delle quattro province. “Assieme alla Regione FVG ed ai quattro Ordini dei Medici, stiamo cercando di fare programmazione sanitaria - territoriale – illustra Rocco - In vista ai prossimi pensionamenti e con i medici che non si trovano, la Regione ha pensato di intervenire su più fronti: Incrementare le borse di studio ed abbassare gli assistiti per medico. Fare queste scelte vuole dire dare un servizio all’utenza più completo e dare la possibilità in futuro a noi medici di fare anche assistenza di primo livello in modo più appropriato”.
C’è in questo senso per la Regione FVG una proiezione che va incontro alle nuove diagnosi che i medici di famiglia saranno chiamati a fare, aumentando anche la qualità alle prestazioni, attraverso l’abbassamento del numero degli assistiti.
Endrius Salvalaggio
25 novembre 2019
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