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Friuli Venezia Giulia. Telesca: “Nessuna guerra ai primari”

Illustrando i punti principali della riforma sanitaria al consiglio comunale di Pordenone l’assessore ha ribadito le finalità della riforma, cioè “la concreta riorganizzazione per superare le frammentazioni e i piccoli feudi attraverso l'accorpamento di alcune direzioni per migliorare i servizi e non certo per toglierli".

09 LUG - "Non è una guerra ai primari, bensì una concreta riorganizzazione per superare le frammentazioni e i piccoli feudi attraverso l'accorpamento di alcune direzioni per migliorare i servizi e non certo per toglierli". Illustrando i punti principali della riforma sanitaria al consiglio comunale di Pordenone, l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, ha voluto ribadire così le finalità della riforma sanitaria regionale.

"La recente delibera sulle strutture complesse che ha suscitato una sorta di ingiustificato clamore è solo una tappa della riforma sanitaria", ha detto Telesca, evidenziando la “valorizzazione complessiva dell'offerta sul territorio regionale” e ricordando i 21 milioni di euro stanziati per le cosiddette nuove formule della sanità in fase di assestamento di bilancio.

Affiancata dal direttore dell'azienda sanitaria 5 Friuli Occidentale, Paolo Bordon, e dal nuovo direttore generale del Cro di Aviano, Mario Tubertini, l'assessore alla Salute ha presentato lo stato di attuazione della riforma sanitaria in Friuli Venezia Giulia con particolare riferimento all'area Pordenonese dove, ha sottolineato, "è già molto avanti potendo vantare ospedali hub e di rete ma anche strutture come quelle di Maniago e Sacile che rappresentano perfettamente la sanita del futuro".

"Abbiamo collegato il sistema salute a quello sociale - ha concluso Telesca - per creare un nuovo welfare generativo che soddisfi realmente le esigenze dei nostri cittadini".

"Sono stati riversati 162 milioni euro per la messa in rete della sanità Pordenonese", ha poi dettagliato Bordon, citando i 150 destinati all'ospedale per acuti "come previsto dalla riforma" e i 12 per la parallela cittadella della salute dedicata ai servizi territoriali. “Tempistiche rispettate in entrambi i casi”, ha quindi precisato Bordon, annunciando che entro il 20 ottobre sarà presentato il progetto definitivo per l'ospedale e su quello verrà indetta la gara per la progettazione esecutiva e la conseguente realizzazione, con il cantiere che dovrebbe essere avviato entro il 2016. Fase avanzata anche per la cittadella della salute con gara per la sua costruzione prevista in autunno.

09 luglio 2015
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