Dopo la conclusione dell’iter dell’audizione in III Commissione permanente, in tema di fine vita, terminata a fine novembre, la mozione che ha fatto scattare questo iter consigliare, così chiamata Bulliam è stata bocciata ed il presidente Carlo Bolzonello ha ritenuto di proporne una successiva richiamando nei casi previsti per legge le Aziende Sanitarie ad attenersi alle cure palliative e alla terapia del dolore.
“Su una questione come il fine vita, dopo mesi di dibattito e tenuto conto dei lavori della III Commissione – spiega il presidente Carlo Bolzonello - ho ritenuto gusto presentare una nuova mozione, al fine di tenere acceso il dibattito e per non lasciare che la risposta ai singoli casi passino attraverso delle sentenze”.
La mozione nr 38, ha come finalità quella di attivare dei tavoli tecnici con le Commissioni mediche aziendali multidisciplinari e i Nuclei etici aziendali per la pratica clinica all’interno delle aziende sanitarie , ma anche “di mettere in campo procedure uniformi per potenziare le cure palliative e monitorarne il rispetto di esse garantendo a tutti i cittadini il diritto di accesso, scongiurando da parte di eventuali medici ad ogni irragionevole ostinazione o al il ricorso a trattamenti inutili o sproporzionati di cure”, conferma il consigliere regionale.
“Nel dispositivo dell’atto votato a maggioranza – illustra Bolzonello - c’è anche un invito, rivolto direttamente al Parlamento, a operare nelle sue competenze, per trovare le giuste risorse economiche, adeguando la disponibilità di professionisti e potenziando in questo modo le cure palliative. Conscio di vivere in un territorio dove già esistono gruppi di coordinamento regionali di questa pratica, sia pediatriche che per l’adulto, ho ritenuto, non con l’intento di mettere in discussione il piano di potenziamento della rete di cure palliative, ma di proporre un emendamento nella parte dispositiva, chiedendo di uniformare e sostenere con le giuste risorse, le procedure per potenziarle in tutto il territorio regionale”.
Per Bolzonello, dal dibattito conclusosi qualche giorno fa, è emerso come la Regione Fvg, già da tempo, abbia riconosciuto l’importanza del dibattito etico sui temi legati alla pratica clinica, tanto da istituire in ogni Azienda Sanitaria regionale dei nuclei etici, organismi dove esperti di discipline diverse (sanitarie e giuridiche), ma anche rappresentanti dei cittadini e del terzo settore, si confrontano per discutere e approfondire ogni aspetto, medico, etico, psicologico, sociale, giuridico e cercano, assieme, di identificare i percorsi per il bene migliore del paziente.
“Purtroppo l’attività di questi gruppi di lavoro – specifica il presidente della III Commissione permanente - sono ancora poco conosciuti sia dai cittadini che dagli stessi sanitari. Dobbiamo prendere atto che ci vuole ancora tempo per arrivare a una vera formazione e quindi una competenza, sui temi della bioetica”.
“Con questo voto dell’aula regionale del Friuli Venezia Giulia non si chiude il dibattito. Possiamo solo dire che si è creata una base comune, che ha dato risposte alle varie sensibilità della popolazione e si è dato un mandato chiaro, verso le Aziende sanitarie regionali, per essere operative, fin da subito, sul tema, pronte a dare risposte sulla base della sentenza Corte Costituzionale n. 242/2019. E c’è stato uno stimolo verso il Parlamento e il Governo, che dovranno esprimersi nel rispetto della nostra Costituzione” conclude Bolzonello.
Endrius Salvalaggio