Covid. Il contributo delle Professioni Sanitarie al cambiamento organizzativo
Federsanità avvia i propri lavori al Forum Risk Management 2020 domani 16 dicembre 9,30 nella digital room con uno spazio di approfondimento completamente dedicato alle Professioni sanitarie
15 DIC - Anche quest’anno il Forum delle Professioni Sanitarie di Federsanità si confronta nell’ambito del “Forum Risk Management 2020 - obiettivo sanità e salute” in un evento dal titolo “La pandemia da Corona Virus: come le Professioni Sanitarie contribuiscono al cambiamento organizzativo” che vede coinvolti diversi professionisti della salute in un webinar che si svolgerà domani 16 dicembre alle 9,30 nella digital room.
L’emergenza Corona virus ha determinato una trasformazione dei modelli assistenziali legata a variazioni epidemiologiche che, oggi più che mai, rappresentano la più grande sfida sanitaria. Negli ultimi anni la riduzione dei costi del personale imposta dai diversi piani di rientro ha creato una differenziazione delle forniture dei servizi e delle prestazioni tra le Regioni; la fisiologica conseguenza è stata l’attivazione di politiche sanitarie differenti (protocolli di screening, indicazioni al ricovero, percorsi codificati) che potrebbero aver potenzialmente determinato l’eterogeneità dei risultati anche tra regioni confinanti.
L’arrivo del Coronavirus ha reso necessario mettere in campo azioni che limitassero la diffusione dell’infezione, in parallelo alla gestione dell’emergenza, fortemente condizionata dalle incomplete informazioni rilasciate dalle autorità delle Nazioni, dove il Virus ha presentato i primi focolai. Questo ha generato dei comportamenti dettati dalla non conoscenza del virus e ha creato confusione anche ai livelli strategici. I sistemi sanitari di tutto il mondo hanno dovuto sperimentare nuovi modelli organizzativi per far fronte all’emergenza. I paesi più resilienti hanno sperimentato la condivisione che è stata vincente in molte occasioni, dimostrandosi il vero valore aggiunto per contrastare la pandemia.
Federsanità-Conferazione delle Federsanità Anci Regionali è in prima linea per sostenere il sistema sanitario pubblico e garantirne l’universalità e mai come in questo momento storico la sinergia tra tutte le Regioni e gli stakeholder che possono dare un contributo reale alla risoluzione della pandemia è fondamentale e irrinunciabile. Ciò comporta un riadattamento e una reazione tempestiva da parte del nostro sistema salute per rispondere alle nuove esigenze.
L’evento del Forum è costruito per riflettere e porsi domande, cercando per un momento di allontanarsi dai numeri dell’emergenza sanitaria in atto, per interpretare la realtà che ci attende quando dovremo riprendere la normalità. Per immaginare e fare progetti è necessario fare delle considerazioni di carattere sanitario, antropologico, psicologico, economico, politico.
Per quanto attiene l’ambito sanitario, le modalità future di erogazione dell’assistenza e il soddisfacimento dei bisogni di salute dell’utente, sono anni che si teorizzano nuovi modelli di presa in carico, prestazioni a domicilio, continuità assistenziale. La crisi dell’attuale sistema, determinata dalla pandemia, può rappresentare lo start per un nuovo paradigma incentrato sulla prevenzione e sul mantenimento reale dello stato di benessere delle comunità, promuovendo modelli di vita sani, incentivando la prevenzione, investendo in competenze, tecnologie, con l’utilizzo in maniera sistematica della telemedicina e della realtà virtuale al fine di ridurre i tempi di attesa ed abbattere le distanze.
E’ arrivato il momento di iniziare a sviluppare e potenziare la nascita di team multidisciplinari, in grado di prendere in carico l’utente non solo quando è malato, ma soprattutto quando è sano e accompagnarlo nel corso della vita. Sviluppare l’ipotesi di gestione, assistenza e cura della malattia a domicilio, a far un uso più appropriato delle strutture sanitarie e investire in formazione, sicurezza sul lavoro, cultura dell’inclusione sociale ed equità sanitaria.
Per fare un esempio concreto che riguarda in modo specifico gli infermieri, il report sullo stato dell'assistenza infermieristica mondiale 2020, sviluppato dall'OMS in collaborazione con il Consiglio Internazionale degli infermieri (ICN) e la campagna globale Nursing Now con il sostegno di governi e partner, va in questa direzione e fornisce argomenti convincenti sul valore del personale infermieristico a livello globale, in merito a quanto detto finora: “Gli infermieri sono fondamentali per mantenere la promessa di “non lasciare nessuno indietro” e lo sforzo globale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile (SDG).
Il loro contributo è cruciale per il raggiungimento di una serie di obiettivi nazionali e globali relativi alle priorità sanitarie, come la copertura sanitaria universale, la salute mentale e le malattie non trasmissibili, la preparazione e la risposta alle emergenze, la sicurezza dei pazienti e l’erogazione di cure integrate centrate sulla persona. Nessuna programmazione sanitaria globale può essere realizzata senza sforzi concertati e sostenuti per massimizzare i contributi del personale infermieristico e il loro ruolo all'interno dei team sanitari interprofessionali. Per fare ciò sono necessari interventi politici che consentano agli infermieri di avere il massimo impatto ed efficacia, ottimizzando la portata e la leadership degli infermieri, oltre a investimenti urgenti nella loro formazione, competenze e posti di lavoro. Tali investimenti contribuiranno anche agli obiettivi degli SDG relativi alla formazione, al genere, al lavoro dignitoso e alla crescita economica inclusiva”.
Il 2020 porta con sé un nuovo virus altamente contagioso e completamente sconosciuto al nostro sistema immunitario il SARS COV 2, identificato così dall’OMS che, in data 11 marzo dichiara ufficialmente la pandemia. Un virus che ha radicalmente stravolto le nostre vite, ridimensionato il nostro vissuto, dato un nuovo volto alla paura. Tutto questo ci ha spinto verso la riscoperta di un’intimità perduta e il terrore di perdere ogni cosa, unendoci in una “crociata” di cui siamo testimoni.
L’evento di oggi rappresenta l’occasione per sentirci legati in una esperienza comune. Gli argomenti su cui i relatori si confronteranno sono di grande interesse perché rappresentano le iniziative che le diverse regioni e aziende hanno messo in atto per risolvere i problemi sanitari che la pandemia ha posto: modelli organizzativi per le aziende ospedaliere e territoriali, i modelli di sanità del nord dell’Italia, le misure adottate per i migranti nelle diverse realtà per contrastare le disuguaglianze, le nuove modalità di lavoro, lo smart working e il lavoro tradizionale, il nuovo ruolo del medico competente nella sorveglianza sanitaria, il costo che i professionisti della salute hanno dovuto pagare per i contagi e quanto poteva essere evitato, gli interventi nelle e per le scuole e ancora le esperienze del volontariato, il ruolo dei laboratori nella emergenza e infine il percorso nascita al tempo del Covid.
L’incontro tra diversi protagonisti che ragionano sulle soluzioni fin qui adottate e delle future, può rappresentare la chiave di svolta per non trovarsi “nuovamente” sorpresi di fronte a potenziali minacce come quella della pandemia Sars- Cov2.
Tiziana Frittelli
Presidente nazionale Federsanità
Lucia Mitello
Coordinatrice Forum Professioni sanitarie Federsanità
15 dicembre 2020
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Sicurezza delle cure