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Standard ospedalieri. Le prime riflessioni ad un anno dall’emanazione. Il 19 ottobre il convegno Federsanità Anci

L’evento si terrà a Roma presso l’Auditorium del Ministero della Salute in Lungotevere Ripa, 1. Obiettivo “fare il punto tra criticità ed opportunità colte nell’applicazione per meglio capire se e come il disegno contenuto nel DM 70 possa finalizzarsi in una razionalizzazione scevra da conflitti”.

14 OTT - È passato poco più di un anno all'emanazione del Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera (Dm 70/2015). Un tempo sufficiente per fare delle prime riflessioni. E così Fedesanità Anci ha deciso di organizzare una Tavola rotonda per fare le “per fare il punto tra criticità ed opportunità colte nell’applicazione per meglio capire se e come il disegno contenuto nel DM 70 possa finalizzarsi in una razionalizzazione scevra da conflitti”. L’evento si terrà il prossimo 19 ottobre a Roma presso l’Auditorium del Ministero della Salute in Lungotevere Ripa, 1 a partire dalle 15.30.
 
“Il cosiddetto decreto Balduzzi – si legge nella presentazione dell’evento - si propone molteplici finalità: aumentare la qualità dell’assistenza, la sicurezza delle cure e l’uso appropriato delle risorse, concentrando le attività dell’ospedale nei confronti di patologie “ad insorgenza acuta e con rilevante compromissione funzionale, ovvero di gestione di attività programmabili che richiedono un contesto tecnologicamente ed organizzativamente articolato e complesso”.
 
Riprende anche quanto espresso nella “Spending Review”, con un 3 per mille di posti letto ospedalieri per acuti, un tasso di ospedalizzazione in 160 per mille abitanti, un indice di occupazione posto letto tra 80% e 90% ed una durata media di degenza inferiore ai 7 giorni. Entra inoltre in vigore una soglia di accreditabilità: non potranno più essere sottoscritti contratti con strutture polispecialistiche accreditate con meno di 40 posti letto per acuti e allo stesso tempo non potranno venir accreditate nuove strutture polispecialistiche con meno di 60 posti letto per acuti. A questo si aggiungono soglie minime di volumi di attività per specialità. Viene introdotto il principio di integrazione fra ospedali e fra Ospedale e Territorio, l’applicazione delle reti per patologia che, quando necessario, dovranno organizzarsi secondo il modello hub & spoke e la continuità di cura”.
 
Ecco il Programma:
 
Inizio lavori – ore 15,30
 
Interventi:
Renato Alberto Mario Botti (Direttore Generale della Direzione Programmazione sanitaria Ministero della Salute) *
Riccardo Fatarella (Direttore Generale Sanità, Regione Calabria)
Giovanni Gorgoni (Direttore Generale Sanità, Regione Puglia)
Baldo Gucciardi (Assessore Sanità, Regione Siciliana)
Giuseppe Longo (Direttore Generale, Azienda Osp. dei Colli, Napoli)
Domenico Mantoan (Segretario Generale Sanità, Regione Veneto)
Fulvio Moirano (Direttore Generale, ASL Sassari)
Vincenzo Panella (Direttore Generale Sanità, Regione Lazio)
Thomas Schael (Direttore Generale, Azienda sanitaria Alto Adige)
Sergio Venturi (Assessore Sanità, Emilia Romagna)
 
Conclude:  Beatrice Lorenzin (Ministro della Salute) *
 
Ore 17,30 – Chiusura dei lavori
 
* sono stati invitati

14 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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