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Sanità transfrontaliera. Del Favero (Federsanità Anci): “Friuli Venezia Giulia e Veneto garanzia per i turisti stranieri”

Da Lignano Sabbiadoro le proposte di Federsanità ANCI FVG e Veneto insieme alle Regioni. Interventi dell’europarlamentare De Monte, del presidente del Consiglio regionale FVG, Iacop e dell’assessore alla Salute FVG, Telesca.

13 OTT - “Il sistema sanitario oltre a garantire i servizi essenziali per la salute, costituisce anche un importante volano di sviluppo e, insieme ai diversi settori collegati (farmaceutica, innovazione tecnologica, tecnologie biomedicali, etc.), rappresenta  complessivamente l’11 % del PIL nazionale e nelle Regioni del Nord Est offre servizi e strutture di eccellenza a livello internazionale”. Così il presidente nazionale di Federsanità ANCI, Angelo Lino Del Favero (direttore generale dell'Istituto Superiore di Sanità) è intervenuto, al convegno "La mobilità internazionale dei pazienti, opportunità per i servizi sanitari regionali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto", che si è tenuto alla Terrazza a mare di Lignano Sabbiadoro, per iniziativa di Federsanità ANCI FVG e Veneto, AAS n.2 Bassa friulana – isontina e Comune di Lignano Sabbiadoro, con il patrocinio delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, Lignano Sabbiadoro Gestioni e Comune di Monselice (PD).
 
In apertura dei lavori, presieduti dai presidenti di Federsanità ANCI FVG, Giuseppe Napoli e Veneto, Francesco Lunghi, sono intervenuti : il sindaco di Lignano, Luca Fanotto, il Console Sloveno a Milano Zorko Pelikan, il presidente del Consiglio regionale del FVG, Franco Iacop e la vicepresidente della Terza Commissione del Consiglio regionale FVG, Renata Bagatin.
 
Davanti a un centinaio di persone tra manager ed esperti dei SSR, italiani e stranieri Del Favero ha ricordato che il “turismo sanitario” costituisce una grande opportunità per rafforzare l’attrattività dei sistemi regionali (turismo, economia, trasporti, cultura, etc.), a tal fine è fondamentale  la collaborazione tra Regioni vicine come Friuli Venezia Giulia e Veneto, anche grazie alle positive sinergie realizzate da Federsanità ANCI FVG e Veneto e tramite collaborazioni multisettoriali tra pubblico e privato.

 
L’assessore regionale alla Salute del FVG, Maria Sandra Telesca, ha rilanciato sul tema della “competizione collaborativa” interregionale. “Per garantire sicurezza sanitaria ad abitanti e turisti è fondamentale riorganizzare i servizi sanitari, concentrando l'attività specialistica nei poli di eccellenza e rispettando gli standard qualitativi raggiunti dal sistema regionale”, ha dichiarato Telesca. "Il Friuli Venezia Giulia è aperto alle collaborazioni e agli accordi con le altre Regioni ed è disponibile ad avviare un dialogo costruttivo con gli amministratori locali e con gli operatori turistici".  “In Italia, a differenza di altri Paesi come la Spagna, le interazioni tra l'assistenza sanitaria e il settore turistico sono ancora argomento di nicchia, nonostante la forte vocazione turistica - ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale del FVG Franco Iacop (anche nella veste di presidente dell'Intergruppo Eusalp per lo spazio alpino al Comitato delle Regioni di Bruxelles).      
 
Friuli Venezia Giulia, Veneto, Slovenia, Carinzia sono parte della Macroregione alpina e sono tutte Regioni di confine con una forte connotazione transfrontaliera e turistica con molte analogie per gli  aspetti sanitari : dalle collaborazioni con gli Stati limitrofi, all'assistenza sanitaria ai turisti. Al riguardo – ha richiamato Iacop – la Regione FVG si è dotata fin dal 2007 di una convenzione-tipo con alcune casse mutue tedesche per l'assistenza sanitaria a turisti tedeschi, a cui poi hanno aderito diverse Aziende sanitarie. Nel 2013, una delle  Aziende per l'assistenza sanitaria ha sottoscritto (prima azienda pubblica in Italia), un accordo anche con un'assicurazione russa per i turisti russi e delle ex Repubbliche sovietiche. L'auspicio - ha concluso - è che i settori del turismo e della sanità operino sempre più in sinergia e sappiano far fruttare queste esperienze coinvolgendo altri Paesi europei, in particolare quelli con i maggiori flussi turistici”.              
 
Al riguardo Leopoldo Comisso, dell’AAS n.2 Bassa friulana – Isontina,  ha sintetizzato i risultati del Network internazionale HoNCAB – Hospital Network for Care Across Border che mette in relazione diversi Paesi europei per interfacciare i dati sanitari e semplificare l’accesso ai servizi.
 
 Il console della Slovenia a Milano, Zorko Pelikan, ha ricordato che “oggi la mobilità internazionale dei pazienti da altre zone comunitarie è una realtà quotidiana, c’è quindi bisogno della massima qualità delle cure e di centri specializzati collegati alle località turistiche". A tal fine, a suo avviso, è fondamentale creare opportunità di qualità per la libera circolazione dei  pazienti  che  porterà vantaggi per tutti.
 
La vicepresidente della III Commissione Salute del Consiglio regionale, Renata Bagatin, ha richiamato l’attenzione sulle diverse fasce di turisti, famiglie con bambini e il crescente numero di persone anziane, più o meno in salute, una domanda di turismo per l’intero arco dell’anno, da cui l’auspicio di una strategia multisettoriale, come quella del “Piano regionale per l’invecchiamento attivo” (L.R.22/2014) che bene si adatta anche alla riqualificazione del turismo per queste fasce di turisti che necessitano, principalmente, di percorsi sicuri e adeguati, strutture specializzate, nonché informazioni multilingue sulla disponibilità dei servizi sanitari (es. dialisi, riabilitazione, accoglienza/ posti letto, etc.) e sociosanitari. 
 
Alcuni esempi interessanti di sanità transfrontaliera e “turismo sanitario” sono stati, quindi, illustrati da Carlo Bramezza, direttore generale ULSS 10 Veneto Orientale, Giovanni Pilati, direttore generale AAS n.2 Bassa friulana – isontina, Adriano Rasi Caldogno, direttore generale ULSS 1 Belluno, Gianluigi Scannapieco, direttore generale dell’IRCCS “ Burlo Garofolo” di Trieste e da Luigi Bertinato, Direzione sanitaria ULSS 20 Verona. 
 
Le sessioni  sono state coordinate da Adriano Marcolongo, direttore centrale Salute, Integrazione sociosanitaria, Politiche sociali e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia. Paolo Stocco di Federsanità ANCI Veneto e Giovanni Pavesi, direttore generale ULSS 6 Vicenza.  Interessanti contributi sono stati forniti da Paolo Cardone sul National Contact Point del Ministero della Salute e da Giulio Zucca sul "Primo rapporto sulla Direttiva europea 2011/24".
 
Fare squadra per coniugare e coordinare servizi e strutture per la sanità e il turismo con altri settori fondamentali quali la logistica, i trasporti, la viabilità, etc. coinvolgendo albergatori ed esercenti per costruire insieme, pubblico e privato, un business plan e una strategia comune di marketing adeguata per comunicare e promuovere i servizi nelle principali lingue (non solo europee), anche tramite le tecnologie innovative in rete (siti internet, app, etc.), sono  queste alcune delle proposte emerse e sintetizzate da Enric Mayolas, già direttore relazioni internazionali dipartimento della Salute del Governo regionale della Cataluna (Spagna).
 
A conclusione del convegno i presidenti di Federsanità ANCI FVG e Veneto, Giuseppe Napoli e Francesco Lunghi si sono impegnati a procedere con la valutazione delle proposte e l’organizzazione di prossimi incontri.
 
Da parte sua l’europarlamentare Isabella De Monte, della Commissione Trasporti e Turismo e relatrice del dossier “Nuove sfide e strategie per promuovere il turismo in Europa” ha apprezzato le proposte indicate dai relatori per un “turismo sanitario di qualità” per quello che ha definito un settore strategico e che, a suo avviso, merita maggiore attenzione e investimenti. Quindi, De Monte ha richiamato l’importanza di qualificare l’offerta turistica, anche tramite maggiori collegamenti con i sistemi sanitari, al fine di rafforzare le opportunità di questa “industria fondamentale per l’Italia e le nostre Regioni” e per la quale ha auspicato dei “Piani strategici intersettoriali”, ad esempio attraverso la promozione del trasporto pubblico locale, la semplificazione dei visti, nonchè l’”economia collaborativa – sharing economy” e politiche adeguate per l’accessibilità per tutti. In sintesi – ha dichiarato l’on. De Monte- bisogna pianificare offerte adeguate per esigenze sempre più complesse e settoriali (turismo sanitario, turismo termale, servizi per le persone disabili, come per i malati cronici, etc.), oltre il “turismo di massa”, nella consapevolezza che oggi il turista sceglie spesso online (con un click). Per quanto riguarda il superamento delle  “barriere linguistiche” De Monte ha ricordato che a livello europeo esistono fondi per la formazione e a tal fine ha riocrdato la traduzione della apposita guida e ha richiamato il sito internet recentemente attivato “Cercabandi”, il primo software per la ricerca di bandi regionali, nazionali ed europei http://www.cercabandi.it
 
Infine, l’on. De Monte ha lanciato un invito a tutti i presenti a costruire insieme, con creatività e innovazione ”pacchetti di servizi mirati”, nel segno dell’”accessibilità per tutti” e per un’offerta turistica sostenibile, sia sul fronte economico, che ambientale, per l’intero arco dell’anno. 
 

 
 

 
 

 
 

 
 


13 ottobre 2016
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