Emilia Romagna. Sensoli (M5S): “Basta pubblicità selvagge, serve corretta informazione sui rischi di chi va all’estero per curarsi”
È quanto chiede in un’interrogazione sul turismo sanitario la vicepresidente della Commissione Sanità dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha messo un freno alla liberalizzazione dell’offerta commerciale sanitaria: “La Regione chieda una normativa chiara. Le réclame delle cure odontoiatriche all’estero spesso nascondono più di un pericolo”
22 GEN - Stop alle pubblicità selvagge che reclamizzano prodotti sanitari e cure a buon mercato, soprattutto all’estero e che, in molti casi, si rivelano poi delle vere e proprie bufale.
È quanto ha chiesto
Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, in una interrogazione presentata alla Giunta dell’Emilia Romagna, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha messo un freno alla liberalizzazione dell’offerta commerciale sanitaria.
“Nonostante il Consiglio di Stato, con una recente sentenza, abbia detto stop alla liberalizzazione della pubblicità commerciale dei medici e delle prestazioni sanitarie – spiega Sensoli – ogni giorno i cittadini vengono bombardati da messaggi pubblicitari fuorvianti, spesso ingannevoli su tutti i mezzi di comunicazione e per le strade. Si tratta di messaggi spesso fuorvianti che confondono appositamente la pubblicità informativa sanitaria con vere e proprie offerte commerciali che possono anche generare delle aspettative illusorie, di cure miracolose e a buon mercato che poi non corrispondono alla realtà dei fatti”.
Il riferimento è soprattutto alle réclame delle cure odontoiatriche all’estero che negli ultimi anni hanno avuto una diffusione esponenziale.
“Molte persone, indotte dalla pubblicità, si organizzano e prenotano viaggi per località estere per comprare farmaci e per sottoporsi a cure. Fenomeno che non è tracciato ed analizzato dalle Istituzioni per garantire la sicurezza delle cure, per evitare che si sviluppino soggetti intermediari che lucrano sulla salute fruttando una domanda ad oggi insoddisfatta a pieno nella nostra Regione, in particolare per le cure odontoiatriche – aggiunge Sensoli – senza contare che molto spesso quello che viene pubblicizzato, ovvero prestazioni a prezzi stracciati, non viene assicurato nella realtà. Per questo crediamo che la Giunta debba chiedere, a partire proprio dalla sedi di confronto tra Stato e Regioni, l’adozione di una normativa chiara a tutela dei cittadini e del loro diritto alla salute. Visto che quello del turismo sanitario all’estero è un fenomeno reale, soprattutto per le cure odontoiatriche, forse bisognerebbe intervenire anche per cercare di trattenere questa domanda, magari raggiungendo accordi con le relative associazioni di rappresentanza per ridurre i costi e dare informazioni chiare ed esaustive sui rischi che comporta il turismo sanitario”.
22 gennaio 2016
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