Modena. Paziente aggredisce paziente in clinica accreditata. Gibertoni (M5S): “Verificare responsabilità”
L’anziano aggressore si sarebbe trovato in uno stato di confusione allucinatoria. Per la consigliera dubbi sul rispetto degli standard regionali di accreditamento e sulla presenza, nella clinica, delle condizioni per la gestione delle emergenze. “Valutare limitazioni alla prassi di far migrare gli anziani dalle strutture pubbliche a quelle private.
21 LUG - Fare chiarezza sulla vicenda dell’anziano paziente ricoverato nella clinica privata accreditata Villa Igea di Modena aggredito dal compagno di stanza che si trovava in uno stato di confusione allucinatoria. A chiederlo è la
consigliera dell’Emilia Romagna, Giulia Gibertoni (M5s), in una interrogazione rivolta alla Giunta, dove evidenzia "che gli accertamenti diagnostici per verificare eventuali danni alla salute provocati dall’aggressione sarebbero stati eseguiti solo il giorno dopo, quando anche i famigliari sarebbero stati informati dell’accaduto".
Gibertoni evidenzia come sia “ormai prassi consolidata il trasferimento dei pazienti, in particolare di età avanzata, dalle strutture pubbliche alle strutture private accreditate dopo pochi giorni di ricovero e che le strutture private accreditate, seppure di ottima qualità, non sempre dispongono di tutte le condizioni e i protocolli organizzativi per la gestione delle emergenze. A dimostrarlo, proprio questo ‘caso’, poiché il paziente è stato trasferito all'ospedale di Baggiovara per gli accertamenti e le cure necessarie".
La consigliera sottolinea, tra l’altro, che le strutture accreditate "devono garantire il possesso di una serie minima di requisiti considerati indispensabili per esercitare l'attività sanitaria nell'ambito del Servizio sanitario nazionale e regionale" e che, nel caso in esame, emergerebbero “elementi che portano a dubitare del rispetto puntuale degli standard regionali sull' accreditamento”.
Di qui, due richieste alla Giunta, quella di sapere "se consideri opportuno introdurre limitazioni alla prassi di far migrare i pazienti anziani dalle strutture pubbliche a quelle private dopo pochi giorni di ricovero" e quella di "verificare, alla luce di quanto accaduto, se la struttura modenese rispetti o meno gli standard regionali sull'accreditamento, avviando nel contempo un procedimento amministrativo per individuare le responsabilità".
21 luglio 2015
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