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Farmaci. Balduzzi: “Decreti del Governo possono scoraggiare gli acquisti sul web”


Per il ministro della Salute la diffusione dei generici a minore costo, la possibilità di sconti e l'esclusione di alcuni farmaci dall’elenco di quelli con obbligo di prescrizione, come previsto nei decreti Salva Italia e Cresci Italia, potrebbeto  favorire l’acquisto in farmacia invece che su internet.

27 MAR - “La rete è una grande risorsa ma anche un grande problema. Sarà molto difficile fermare l’acquisto di farmaci online attraverso interventi tecnici o legislativi”. Per questo il ministro della Salute, Renato Balduzzi, intervenendo stamani alla trasmissione “Prima di tutto” di Radio 1, ha invitato tutti i cittadini ad usare “cautela” ed “evitare di esporsi a rischi” acquistando farmaci online.

Tuttavia, il ministro ha anche sottolineato come ci siano almeno tre disposizioni introdotte dal Governo Monti che potrebbero disincentivare l’utilizzo di internet per l’acquisto di farmacie: la revisione dell’elenco di farmaci con obbligo di ricetta, la diffusione dei farmaci equivalenti e la possibilità per la farmacie di praticare sconti su tutti i medicinali.

Secondo Carlo Pileri, presidente Adoc (Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori), “l’alto prezzo dei farmaci in Italia rispetto ad altri Paesi europei” e la richiesta di ricette “a volte anche eccessiva rispetto alla necessità sicurezza” sarebbero due delle ragioni che indurrebbero le persone ad acquistare farmaci su internet. Osservazione che Balduzzi non ha smentito, ma anzi, quasi confermato ricordando come il Governo Monti abbia, “sin dal suo primo decreto, il cosiddetto Salva Italia, introdotto una serie di disposizioni volte proprio a ridurre da una parte il costo dei farmaci attraverso l’incentivazione dei generici e la possibilità di praticare sconti, dall’altra a ridurre lo spazio di obbligo di prescrizione dall’altra, fatte salve alcune sostanze e tenendo comunque alta la barriera perché la prescrizione è un elemento importante della dispensazione del farmaco e della responsabilità di assunzione”.
Per la diffusione dei farmaci generici, il ministro ha quindi affermato di confidare sul ruolo dei medici e dei farmacisti.

In ogni caso, Balduzzi ha ribadito che in Italia esiste “un sistema di tracciabilità del farmaco che assicura una tutela elevata, tanto che contraffazione nel nostro Paese è un problema molto marginale rispetto a quanto accada in altri Paesi europei”.

Sul tema è intervenuto in trasmissione anche Fabrizio Gianfrate, docente in Economia del farmaco, secondo il quale gli italiani sono “diffidenti rispetto ai generici perché questo mercato sta crescendo ed è cresciuto in modo molto ritardato rispetto agli altri Paesi”. Una situazione da superare, e che ha influito anche “sulla percezione dei pazienti rispetto al farmaco di marca, che abbiamo preso per anni, di cui ci fidiamo e con il quale abbiamo confidenza”.
 

27 marzo 2012
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