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Crotone. Nas arrestano farmacista per truffa a Ssn. Denunciati anche 42 medici


I Carabinieri del N.A.S. di Cosenza hanno posto agli arresti domiciliari, su provvedimento del Gip del Tribunale di Crotone, un farmacista ritenuto responsabile di falso e truffa aggravata in danno del Servizio Sanitario Nazionale per un valore di oltre un milione di euro. Denunciati per i medesimi reati anche 42 medici di base.

28 LUG - Le indagini, avviate nel marzo 2009 e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Crotone Dott. Raffaele Mazzotta, attraverso riscontri testimoniali e perizie giurate condotte da tecnici dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, hanno permesso di accertare numerose prescrizioni di farmaci, presumibilmente da parte di medici di base, a favore di assistiti ignari e/o defunti. Dal confronto incrociato tra i dati del Servizio Farmaceutico Territoriale con quelli della Società che si occupa della catalogazione delle ricette mediche, è risultato infatti che 30 pazienti intestatari di ricette false risultavano essere deceduti da parecchi anni. Le ricette venivano quindi consegnate direttamente a farmacie compiacenti, che a loro volta ne richiedevano il pagamento all’Azienda Sanitaria Provinciale. Inoltre, il professionista arrestato, titolare di una farmacia di Crotone individuata quale destinataria della quasi totalità delle ricette false emesse, provvedeva ad applicarvi fustelle false (riferite a diverse specialità medicinali tra le più disparate e dal costo vario) richiedendone il rimborso al Servizio Sanitario Regionale.
Le indagini hanno permesso di denunciare alla Procura della Repubblica di Crotone anche 42 medici di base sui 65 (pari a circa i 2/3) che operano nella città di Crotone, nei confronti dei quali è stato emesso l’avviso di conclusione di indagine per i reati di falso e truffa aggravata in danno del Servizio Sanitario Nazionale. A carico del farmacista arrestato è stato emesso inoltre il sequestro dei conti correnti bancari intestati e cointestati nonché dei beni mobili ed immobili di proprietà fino a concorrenza dell’importo quantificato della truffa, pari ad Euro 1.176.375,95.

28 luglio 2011
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