Napoli. Ordine dei medici: “Violenza negli ospedali deve finire”
A seguito della vicenda che ha visto protagonista in negativo un ubriaco che all’ospedale Cardarelli ha aggredito la scorsa notte infermieri, medici e vigilanti, il presidente dell’Ordine, Gabriele Peperoni, è intervenuto per lanciare un monito: “Il tempo delle parole è finito. I bollettini di guerra a base di pestaggi e minacce nelle strutture ospedaliere napoletane sono una stagione nera che deve finire”.
26 LUG - Dopo l’ultima notte di ordinaria violenza all’ospedale Cardarelli, che ha visto un ubriaco malmenare infermieri, medici e vigilanti, Gabriele Peperoni, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, è intervenuto sulla vicenda con toni durissimi: “Il tempo delle parole è finito. Anni con bollettini da guerra, a base di pestaggi e minacce nelle strutture ospedaliere napoletane, non sono bastati a convincere gli organi preposti alla sicurezza dei cittadini ad allestire presidi di contrasto efficaci ad un fenomeno che, probabilmente alimentato da senso di impunità, dilaga ormai a macchia d’olio”.
Il problema sollevato da Peperoni, non è però solo l’uso della violenza che getta nello sconforto, oltre che nell’indignazione gli operatori sanità, ma anche “l’effetto collaterale più inaccettabile, cioè il grave pregiudizio alla funzionalità dei servizi e delle prestazioni e quindi alla salute del cittadino”. “I feriti del Cardarelli saranno rimpiazzati a fatica: cosa sarebbe successo in un ospedale minore, privato dei suoi operatori, di fronte ad un codice rosso? L’inerzia omissiva di fronte alla violenza – ha concluso amaramente il presidente dei medici partenopei - sta producendo danni gravissimi. Una stagione nera che deve finire”.
26 luglio 2011
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