Terremoto. Grasselli (Fvm): “Questo arcinoto sconosciuto”
di Aldo Grasselli
Noi italiani abbiamo brevettato la definizione di "tragedia annunciata" abbiamo inventato il "principio di NON precauzione", continuiamo a teorizzare magnifiche strategie di "prevenzione" ma cadiamo ciclicamente nel dramma della "mancata prevenzione". Per non passare da un'emergenza a un'altra occorre però che si agisca concretamente per un corretto rapporto tra uomini, animali e ambiente, ricordando che "prevenire" è la sola modalità efficace.
26 AGO - Contiamo ancora una volta i morti, i feriti, le case e le chiese distrutte, le comunità scompaginate, le identità sradicate. Ci sentiamo coinvolti nel dolore e nella compassione verso i nostri connazionali e piangiamo con loro. Ma sotto le macerie non ci sono solo le persone che hanno perso la vita, sono state ferite o hanno visto sbriciolarsi ogni certezza della propria esistenza. Sotto queste ultime macerie, e sperare che siano le ultime davvero è una pia illusione, ci sono i capisaldi di una società evoluta, e protettiva responsabile.
Noi italiani abbiamo brevettato la definizione di "tragedia annunciata" abbiamo inventato il "principio di NON precauzione", continuiamo a teorizzare magnifiche strategie di "prevenzione" ma cadiamo ciclicamente nel dramma della "mancata prevenzione". Ci lasciamo sorprendere da ciò che è prevedibile perché amiamo la visibilità dell'immediatezza e non vogliamo sacrificare nulla per scontato mettere in sicurezza il futuro prossimo. Ad ogni dramma segue uno scontato melodramma di promesse e di retorica assolutoria basata sul grande cuore di chi si è prodigato nei soccorsi. Anche la medicina preventiva è vittima di questa subcultura del "non fare prima" ciò che costerebbe immensamente meno di ciò che occorre fare dopo.
I medici e i veterinari di sanità pubblica di tutta Italia sono oggi a disposizione per dare il loro contributo di esperienza e professionalità nella gestione delle emergenze, per curare e sostenere le vittime del sisma e per ripristinare nell'immediato, nelle zone terremotate, l'assistenza sanitaria di base, la sicurezza alimentare e la protezione degli animali.
Per non passare, dolenti e poi indolenti, da un'emergenza a un'altra emergenza occorre però che si agisca concretamente per un corretto rapporto tra uomini, animali e ambiente, sapendo e ricordando che "prevenire" è la sola modalità efficace e che in un periodo di grande austerità è molto più economico fare prevenzione efficace che intervenire quando i problemi si concretizzano e i danni feriscono le nostre comunità.
Aldo Grasselli
Presidente Federazione Veterinari e Medici
26 agosto 2016
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