Terremoto. Dal Telefono Azzurro appello ai media su uso responsabile delle immagini drammatiche
Per l'associazione “serve maggior cautela" nella pubblicazione di immagini dei luoghi colpiti dal sisma e delle vittime, "a tutela dei bambini e degli adolescenti coinvolti ma anche di quelli che siedono di fronte alla tv”. Cittadini invitati a donare giocattoli e materiale didattico per i bambini delle tendopoli. Forniti consigli su come aiutare i piccoli ad affrontare il trauma.
26 AGO - Già in azione Telefono Azzurro per sostenere, in collaborazione con la Protezione Civile, i bambini dei luoghi colpiti dal sisma attraverso volontari appositamente formati e operatori professionisti. Un sostegno che rivolto anche ad adolescenti e adulti, “come già fatto durante emergenze passate come quelle in Emilia Romagna, Abruzzo e Molise”, spiega l’associazione a tutela dell’infanzia spiegando che è già attivo il servizio di assistenza telefonica attraverso le sue linee di ascolto, il 114 Emergenza Infanzia e l’1.96.96, dedicato a bambini e adolescenti. Attiva anche la chat (www.azzurro.it/chat), dove ogni giorno persone esperte di bisogni di bambini e ragazzi sono pronte a rispondere alle loro richieste.
Per chiunque volesse invece offrire il proprio sostegno alla popolazione colpita dal sisma, le sedi territoriali di Telefono Azzurro hanno attivato la raccolta di giochi e materiale didattico da distribuire ai bambini del posto.
“L’impatto sui bambini di un evento traumatico come il terremoto che ha scosso il Centro Italia è particolarmente forte”, spiega
Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile. “Molti di loro si trovano a dovere affrontare sensazioni prima sconosciute, come la paura, il lutto, la perdita della casa e delle proprie abitudini, la vista di immagini drammatiche. È normale, in queste situazioni, provare paura intensa, senso di impotenza, di angoscia, di confusione che possono però scomparire in breve tempo, grazie anche al supporto e alla vicinanza di persone affettivamente importanti. Primi fra tutti i genitori”. A volte, evidenzia l’associazione, “basta davvero poco per stare al fianco dei vostri bambini, piccoli gesti per aiutarli a gestire situazioni traumatiche e ad affrontare, per esempio, la paura di dormire un’altra notte fuori casa”.
Questi alcuni dei consigli che il Telefono Azzurro diffonde per aiutare gestire il trauma di bambini e adolescenti:
• trovate il tempo e la tranquillità necessari per stare insieme ai vostri figli e parlare con loro;
• ascoltate le loro domande, anche se ripetitive e insistenti, e rispondete loro con sincerità;
• evitate il più possibile di mostrare la vostra ansia e le vostre preoccupazioni;
• scegliete parole semplici e utilizzate esempi concreti e comprensibili per i bambini per spiegare quello che sta succedendo;
• rispettate le emozioni e le paure dei bambini, anche se possono sembrare eccessive o irrazionali;
• evitate che i bambini siano esposti a situazioni che ricordano l’evento traumatico vissuto: ne è un esempio essere ripetutamente esposti a dolorose immagini televisive;
• prestate attenzione alla maniera in cui l’ansia può esprimersi nei bambini: mal di testa o mal di pancia ricorrenti, senza che sia identificata alcuna causa organica, posso essere sintomi del trauma.
In particolare, per genitori di piccoli fino a 6 anni:
• state loro molto vicini, evitando separazioni a meno che non sia strettamente necessario;
• rassicurateli e fateli sentire protetti, mostrandovi il più possibile tranquilli;
•dedicatevi insieme a loro ad attività rilassanti, come leggere una fiaba, passeggiare, giocare, ascoltare la musica.
Per i bambini delle scuole primarie:
• aiutate i bambini a dare un nome alle emozioni, per riuscire a definirle e quindi a gestirle;
•ascoltate i bambini quando desiderano parlare, accogliendo le loro domande e fornendo risposte chiare e semplici;
• rassicurateli sul fatto che è del tutto normale sentirsi tristi e arrabbiati e che non si devono sentire “cattivi” o “sbagliati” se sperimentano queste emozioni.
Per preadolescenti e adolescenti:
•date loro supporto e rispettate sempre il loro punto di vista e le loro emozioni;
•fateli sentire importanti nella gestione delle prime ore dopo il sisma e nel processo di ritorno alla normalità, valorizzando il loro aiuto e le loro capacità;
•prestate attenzione a eventuali comportamenti aggressivi o autodistruttivi e, qualora tali atteggiamenti persistano, fatevi aiutare da un esperto.
Dal Telefono Azzurro, infine, un appello ai media rispetto all’uso delle immagini delle aree devastate dal sisma. “Telefono Azzurro – è l’appello - invita tutti gli organi di informazione ad una maggior cautela nella pubblicazione e nella messa in onda di immagini drammatiche dei posti tragicamente colpiti dal sisma e delle vittime. Occorre che venga messo in atto un bilanciamento più adeguato tra diritto di cronaca e tutela dell’infanzia, nel pieno rispetto dei principi sanciti dalla Carta di Treviso”.
Ma l’attenzione non deve essere limitata, secondo l’associazione, solo ai bambini e agli adolescenti coinvolti nel tragico evento. “Maggiore attenzione va rivolta anche verso coloro che siedono di fronte ad uno schermo televisivo, ai bambini che guardano, che ascoltano e leggono. Un’esposizione indiretta – attraverso i media - ad un evento traumatico può, infatti, incidere sul benessere psichico di adulti e bambini, arrivando a costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di una sintomatologia, come il Disturbo Post-Traumatico da Stress. E’ infatti indispensabile che, soprattutto in fascia protetta, telegiornali e programmi di infotainment gestiscano con particolare misura la scelta di immagini e parole”.
26 agosto 2016
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