Sicilia. Donna al nono mese di gravidanza partorisce feto morto. Ricoverata in Rianimazione, muore dopo 4 giorni
La donna, di 32 anni, alla terza gravidanza, si era recata all’ospedale di Modica per la rottura prematura delle membrane. Il feto era morto, ma l’espulsione in corso e la donna costretta a partorire. Dopo poco i segni di collasso, cospicue emorragie vaginali e ripetuti arresti cardiaci. Nonostante gli sforzi medici, dopo 4 giorni anche la donna muore.
22 GIU - La gioia della gravidanza si è trasformata ancora una volta in tragedia. È accaduto al PO di Modica, dove una donna è morta per complicanze insorte a seguito della sua terza gravidanza, dopo avere data alla luce un bimbo morto.
A chiarire i dettagli della tragica vicenda è una nota della Asp di Siracusa. “La Signora – spiega - si è presentata per ricovero alle ore 16.00 del 17 giugno 2016 per rottura prematura delle membrane con liquido amniotico tinto di meconio alla 38° settimana. All’ingresso sono evidenti segni di parto iniziale ma purtroppo il feto non mostra alcuna attività cardiaca. L’esame ecografico, immediatamente eseguito, conferma la morte endouterina risalente almeno a 48 ore prima del ricovero”.
"Pur nella drammaticità della situazione – prosegue la Asp - la Signora mostra una progressione del parto che, alle ore 19,50, porta alla espulsione del feto, che presenta ampie zone di macerazione cutanea e un nodo vero di funicolo. Alle ore 21 la Signora sviluppa segni di collasso e fame d’aria, modificazioni del sensorio, insieme a cospicue emorragie vaginali di volume crescente. La Signora va incontro ad arresti cardiaci ripetuti da cui viene recuperata con terapia rianimatoria e defibrillazione. Durante la degenza in Rianimazione la Paziente è intubata, viene sottoposta a dialisi, ed il circolo viene mantenuto farmacologicamente. Nonostante l’imponente supporto medico e un nuovo tentativo di arrestare chirurgicamente il sanguinamento, la signora decede infine martedì 21 giugno alle ore 16 circa. Durante tutto il percorso clinico le sono state trasfuse 27 unità di emazie concentrate, 38 unità di plasma e 4 unità di piastrine concentrate”.
La Direzione esprime ai familiari, insieme ai medici curanti, “i sensi del più vivo cordoglio”.
22 giugno 2016
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