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Sla. Arrivano 3 borse di studio per giovani infermieri


A finanziarle è l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica che ha laciato il “Premio Majori” con 3 borse di studio per giovani infermieri che vogliono specializzarsi nell’assistenza dei disabili più gravi, come le persone con Sla. Il premio è intitolato alla memoria di Felice Majori, volontario e consigliere nazionale di Aisla, scomparso un anno fa.

04 DIC - L’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica lancia il “Premio Majori” per sostenere la formazione di giovani infermieri che si specializzano nell’assistenza di persone con gravi disabilità, come le persone con SLA, che in Italia sono più di 6000. Aisla mette a disposizione 3 borse di studio del valore complessivo di circa 15.000 euro per neolaureati in infermieristica e/o scienze infermieristiche che potranno seguire a Milano, da marzo 2016, il “master per la presa in carico di persone con gravi disabilità”, organizzato dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro Clinico Nemo e l’Ospedale Niguarda.
Il premio è intitolato alla memoria di Felice Majori, cremonese, volontario e consigliere nazionale di Aisla, scomparso un anno fa. Felice Majori ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e nella crescita di Aisla che oggi è presente in tutta Italia, con 250 volontari, impegnati nel sostegno alle persone con Sla. Per questo motivo Aisla ha voluto lanciare la prima edizione del Premio Majori, in occasione della Giornata internazionale del volontariato che l’Organizzazione delle Nazioni Unite promuove ogni anno il 5 dicembre. Aisla promuoverà ogni anno una nuova edizione del Premio Majori.

Massimo Mauro, presidente di Aisla, spiega: “I volontari sono la nostra forza e Felice Majori è stato un volontario straordinario e un punto di riferimento. Per questo abbiamo voluto dare il suo nome a questo progetto che punta a formare giovani infermieri specializzati nell’assistenza delle persone con gravi disabilità. La nostra associazione negli ultimi anni ha promosso oltre 70 corsi di formazione che hanno coinvolto più di 2500 tra medici, operatori socio-sanitari e volontari”.

Il corso si ispira al “nurse coach”, figura professionale molto presente nel mondo sanitario americano, che ha il compito di formare le persone che si prendono cura dei malati, con particolare attenzione agli aspetti clinici, assistenziali e organizzativi Il bando del Premio Majori, con tutte le informazioni utili, è aperto da oggi e consultabile su www.aisla.it

Le borse di studio. Il Bando del Premio Majori è aperto agli studenti che si sono laureati in infermieristica o che hanno conseguito la laurea magistrale in scienze infermieristiche nel 2015 e che non hanno ancora compiuto 26 anni. I neolaureati interessati a partecipare devono presentare la loro candidatura entro il 23 gennaio 2016 inviando, all’indirizzo premiomajori@aisla.it, il loro curriculum vitae et studiorum, la lettera di referenze del tutor del corso di laurea e le motivazioni che li portano a scegliere di specializzarsi nell’assistenza delle persone con gravi disabilità. I tre vincitori, che saranno annunciati a febbraio 2016, sono selezionati dalla commissione del Premio Majori composta da Francesca Majori, figlia di Felice Majori, dal presidente di AISLA Massimo Mauro e da 7 medici ed operatori esperti nell’assistenza delle persone con grave disabilità. Per ogni ulteriore informazione il bando del Premio Majori è consultabile su www.aisla.it
 
Il master. Ai vincitori andranno 3 borse di studio dal valore di 5.000 euro ciascuna, che includono un un rimborso spese di 1500 euro e l’iscrizione al master organizzato dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro Clinico Nemo e l’Ospedale Niguarda. Il master si tiene a Milano a partire da marzo 2016 e prevede una parte teorica insieme a un’esperienza “sul campo”, ovvero un tirocinio formativo in diverse strutture ospedaliere di Milano e provincia. L’obiettivo è formare infermieri specializzati in grado di seguire i disabili gravi, anche nel delicato passaggio dall’assistenza ospedaliera a quella a domicilio. Il corso si ispira al “nurse coach”, figura professionale molto presente nel mondo sanitario americano, che ha il compito di formare le persone che si prendono cura dei malati, con particolare attenzione agli aspetti clinici, assistenziali e organizzativi.

04 dicembre 2015
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