Traffico di anabolzzanti. Nas sequestrano prodotti illeciti per 30mila euro
I Carabinieri hanno accertato che l’approvvigionamento degli anabolizzanti avveniva sia tramite internet che attraverso l’intermediazione di atleti che rifornivano, in particolare, una palestra della provincia di Parma. In totale sono state sequestrate 562 sostanze anabolizzanti tra confezioni, fiale, compresse e siringhe.
05 NOV - Questa mattina cento militari hanno eseguito 22 decreti di perquisizione domiciliare e personale emessi dalla Procura di Parma nei confronti di altrettante persone tra Parma, Reggio Emilia, Bologna, Milano, Brescia, Terni ed Avellino, a vario titolo coinvolti in un traffico di anabolizzanti. L'operazione “Trickster” del Nas di Parma ha portato al sequestro di 562 sostanze anabolizzanti tra confezioni, fiale, compresse e siringhe per un valore complessivo di circa 30mila euro.
Le perquisizioni hanno concluso una lunga e complessa indagine avviata a marzo, quando il Nas di Parma è venuto a conoscenza di un commercio illegale di specialità medicinali ad effetto anabolizzante diretto e gestito dai titolari di tre di palestre – due di Parma ed una di Avellino – i quali avevano avviato e intessuto una fitta rete di contatti con atleti di body building di fama anche internazionale, istruttori di fitness e semplici frequentatori di palestre che, per aumentare le proprie prestazioni fisiche, facevano uso di farmaci dopanti con grande rischio per la salute.
Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno accertato che l’approvvigionamento degli anabolizzanti avveniva sia tramite internet che attraverso l’intermediazione di atleti compiacenti che rifornivano, in particolare, una palestra della provincia di Parma. Qualche mese fà, infatti, i carabinieri hanno intercettato ed ispezionato due pacchi contenenti 26 confezioni di farmaci ad effetto anabolizzante che favoriscono l’aumento della massa muscolare, ma con conseguenze anche molto gravi sulla salute dell’utilizzatore (acne, ginecomastia, ritenzione idrica, malattie cardiovascolari, patologie tumorali, impotenza, alopecia prematura) ed in alcuni casi possono condurre alla morte, come avvenuto per un culturista di livello mondiale deceduto lo scorso anno all’età di 30 anni.
05 novembre 2014
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