Ex specializzandi. A Catania rimborsati 7 mln per borse di studio non retribuite
Alla presenza dell’OMCeO Catania, consegnati assegni fino ad oltre 100 mila euro ai camici bianchi tutelati dal Consulcesi che non avevano ricevuto il giusto compenso per gli anni di scuola post-laurea. Restituiti oltre 38 milioni solo negli ultimi mesi. Pronta una delle più grandi azioni collettive degli ultimi anni.
11 LUG - Dalle pendici del Vesuvio a quelle dell’Etna. Continua l’attività di Consulcesi che, ad un mese esatto dalla consegna milionaria di Napoli, ha restituito oggi a Catania altri 7 milioni a decine di medici ex specializzandi. Una somma imponente che rappresenta il rimborso a favore dei camici bianchi ai quali non era stata riconosciuta la borsa di studio prevista da alcune direttive europee per gli anni di scuola post-laurea frequentati.
Protagonista della giornata, al fianco di Consulcesi, l’OMCeO Catania, che, attraverso il tesoriere Antonio Biondi, nel portare il saluto del presidente
Massimo Buscema, ha sottolineato come “il risarcimento di oggi riconosce l’impegno di tanti medici della provincia catanese. Questa iniziativa - ha aggiunto - non è stata solo una consegna di assegni, ma certifica anche il valore della consulenza a 360 gradi che offre Consulcesi, il cui supporto è fondamentale per la nostra attività”.
L’iniziativa di Catania, che ha restituito assegni fino ad oltre 100 mila euro a testa, completamente esentasse, arriva dopo analoghe giornate di consegne in diverse città italiane: Venezia, Milano, Torino, Genova, Firenze, Roma e Napoli. “Dai tribunali di tutta Italia – ha affermato l’avvocato di Consulcesi
Marco Tortorella – continuano ad arrivare già in primo grado sentenze favorevoli ai medici e di condanna nei confronti della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri competenti. Il diritto è ormai riconosciuto, i tempi sono maturi per una soluzione legislativa di carattere transattivo”. Solo Consulcesi ha consegnato 38 milioni in pochi mesi e si è vista riconoscere, ad oggi, 345 milioni di euro, con le casse dello Stato che rischiano un salasso di oltre 4 miliardi di euro. Ed è già pronta anche la nuova maxi azione collettiva della realtà leader in Italia, e tra le principali in Europa, in ambito medico, cui aderire entro la fine di questo mese: anche i principali OMCeO, Sindacati ed Enti hanno convenzionato tutti i propri iscritti per l’adesione alle azioni di rimborso a costi ridotti.
“Continuiamo a promuovere cause collettive per tutti i medici specializzati tra il 1982 e il 2006 – ha spiegato
Edoardo Pantano, Vicepresidente di Consulcesi – ma anche a sollecitare le istituzioni per risolvere definitivamente il problema. Abbiamo ottenuto la presentazione di due Disegni di legge, che hanno trovato un supporto trasversale da tutte le forze politiche, per contemperare i legittimi diritti al rimborso dei medici con le esigenze di risparmio per le casse pubbliche; un diritto al risarcimento che, come è noto, spetta però solo a coloro che avranno precedentemente fatto ricorso. Con i sette milioni appena consegnati abbiamo superato la cifra di 38 milioni di euro restituiti in pochi mesi ai medici tutelati dalla nostra realtà, mantenendo ancora una volta una promessa fatta solo qualche settimana fa a Napoli. Ma ci sono ancora migliaia di professionisti in attesa di vedersi rimborsare ciò che è loro diritto ricevere e, per questo motivo, per qualsiasi informazione specifica mettiamo a disposizione oltre 350 consulenti che rispondono gratuitamente al numero verde 800.122.777 e sul sito www.consulcesi.it”.
11 luglio 2014
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