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Amnesty International lancia campagna contro mortalità materna


Ogni anno, nel mondo, 350.000 donne muoiono per complicazioni legate alla gravidanza e al parto. La maggior parte di queste morti potrebbe essere evitata attraverso cure mediche di alta qualità, accessibili e tempestive. E così Amnesty International lancia la campagna “Contro la mortalità materna”.

30 NOV - Molte donne muoiono tra dolori atroci. Alcune a casa, senza l'assistenza di personale medico; altre mentre cercano di raggiungere un ospedale, a piedi, in auto o in motocicletta; altre ancora in un letto d'ospedale, perché vi sono giunte troppo tardi o perché non sono state curate in tempo. La gran parte di queste donne vive in povertà e risiede nei Paesi in via di sviluppo. Tuttavia, anche nei cosiddetti paesi ricchi, le donne che appartengono a minoranze etniche talvolta vanno incontro più delle altre a ostacoli nell'ottenere l'assistenza sanitaria cui hanno diritto.

“Questa non è soltanto un'emergenza sanitaria mondiale – spiega l’Associazione - è uno scandalo per i diritti umani. È giunto il momento di trattare questa crisi dei diritti umani con l'urgenza che merita. Queste morti tragicamente diffuse tra le donne che vivono in povertà non possono continuare. Devono finire”.
 
La campagna "Io pretendo dignità" chiede che l'assistenza ostetrica d'urgenza sia disponibile per ogni donna che ne abbia bisogno; siano eliminati i costi che sono d'ostacolo all'accesso alle cure mediche di base e ad altre forme di assistenza sanitaria salvavita, nell'ambito della salute materna e riproduttiva; sia rispettato e tutelato il diritto delle donne al controllo sulla loro vita sessuale e riproduttiva. Dal 21 novembre al 12 dicembre 2010 è possibile sostenere la campagna di Amnesty International "Contro la mortalità materna"  attraverso il numero 45506 inviando un sms del valore di 2 euro da cellulare privato Tim, Vodafone, Wind, 3 e CoopVoce o chiamando lo stesso numero da rete fissa e donare così 5 o 10 euro da Telecom Italia oppure 5 euro da Infostrada.

Grazie alle donazioni Amnesty International potrà realizzare una serie di interventi concreti in Perù, uno dei paesi con il più alto tasso di mortalità materna di tutta l'America Latina, in Sierra Leone, dove, più che in qualsiasi altra parte del mondo, le donne rischiano di perdere la vita durante il parto, in Burkina Faso, dove ogni anno 2000 donne muoiono per complicazioni legate alla gravidanza, e nei ricchi Stati Uniti d'America in cui, nonostante la spesa sanitaria sia tra le più alte nel mondo, a morire sono ancora le donne che appartengono a minoranze etniche o a comunità native.

30 novembre 2010
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