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Sesso: il 38% delle under 15 ha già avuto rapporti, ma il 95% dei genitori lo esclude


Di sesso si parla poco. Soprattutto tra genitori e figli: in una famiglia su 3 l’argomento è tabu. E mentre solo il 5% dei genitori pensa che le loro figlie sotto i 15 anni possano già avere rapporti sessuali, il 38% delle giovani ammette di averli già avuti. Spesso non protetti. Colpa della scarsa informazione. Dai ginecologi arrivano due iniziative per fornire ai genitori le informazioni corrette per insegnare ai propri figli il sesso sicuro.

30 NOV - In Italia genitori e figli non parlano di sessualità: in una famiglia su 3 non si è mai affrontato l’argomento. E spesso mamma e papà non si dimostrano all’altezza di rispondere alle domande degli adolescenti: solo il 12% degli adulti sa che la pillola è sicura praticamente al 100%, il 46% crede che vada prescritta solo alle ragazze maggiorenni, uno su 4 confida nei metodi naturali come opzione valida per i giovanissimi, il 22% non ritiene che il preservativo sia una protezione efficace contro le malattie sessualmente trasmissibili. È questo il risultato di un sondaggio su 600 madri e padri promosso dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo), che insieme ai dati, ha presentato oggi due progetti pensati per offrire ai genitori gli strumenti per insegnare ai propri figli a prendersi cura della loro vita sessuale.
Sul sito internet www.sceglitu.it è attiva un’area dedicata con un gruppo di esperti a disposizione per rispondere alle domande. Lo stesso portale offre informazioni approfondite sulla fisiologia, la contraccezione, le malattie sessualmente trasmissibili. Temi riassunti in maniera efficace anche nella guida “Educazione sessuale: tutto quello che dovete sapere se avete un figlio adolescente” (Giunti editore, euro 8.50), con il bollino Sigo ed in vendita da oggi nelle librerie italiane.

“Dobbiamo correre ai ripari, è evidente che i genitori hanno bisogno di una formazione specifica su come iniziare un dialogo ma soprattutto su cosa dire. I ragazzi hanno bisogno di trovare in casa interlocutori competenti con cui confrontarsi”, ha affermato Alessandra Graziottin, Direttore del centro di Ginecologia e Sessuologia medica del S. Raffaele Resnati di Milano. “Il libro - ha spiegato Emilio Arisi, membro del direttivo Sigo
  - è assolutamente innovativo e offre risposte semplici ma fondamentali per tranquillizzare e aiutare il dialogo. Per catturare l’interesse degli adolescenti è opportuno stimolare la curiosità sui temi che più stanno loro a cuore”, ha spiegato l'esperto citando, tra gli argomenti, il ciclo mestruale (regolarità, dolori, possibilità di rimanere incinta, ecc.), la dimensione e la funzionalità degli organi sessuali, la prima volta, l’eccitazione (orgasmo, eiaculazione precoce, ecc.) e le istruzioni tecniche su come utilizzare correttamente i contraccettivi.
L’attenzione a mamme e papà rappresenta la più recente evoluzione del progetto Sigo “Scegli Tu”, nato nel 2005 con l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovanissimi in tema di sessualità e contraccezione e che ha già previsto attività mirate ad adolescenti, popolazione straniera, operatori sanitari e scuole. “Non è possibile escludere la famiglia, una realtà che in Italia più che altrove mantiene il proprio ruolo - afferma la Graziottin –. Il nostro obiettivo è porci al servizio dei genitori, così come degli insegnanti, per sviluppare una ginecologia dell’adolescenza e prevenire rischi e vulnerabilità. I metodi contraccettivi si sono evoluti e presentano caratteristiche innovative di sicurezza ed efficacia ancora poco conosciute dagli adulti. La diffusione contemporanea delle malattie sessualmente trasmissibili, ma anche di alcol, fumo e droghe, era impensabile fino a pochi anni fa. La frattura tra conoscenze reali e bisogni educativi è profonda e necessita di un intervento che le ri-armonizzi. Dobbiamo creare una squadra educativa sinergica che condivida conoscenze, strumenti educazionali ed obiettivi, tra cui ridurre il prezzo in salute degli amori adolescenti”.

In Italia, il 37% dei ragazzi si presenta alla “prima volta” senza protezioni e le infezioni sono in continuo aumento: il 68% dei casi di Clamidia ed il 48% di quelli di Gonorrea si verificano nei giovani sotto i 25 anni. “Il servizio nel sito, attivo da oggi – spiega Emilio Arisi -, vede un gruppo di esperti al massimo livello per offrire risposte personalizzate ma anche approfondimenti e web survey, in modo da capire in tempo reale dove è necessario intervenire. I nostri sondaggi rappresentano infatti un osservatorio estremamente utile ed interessante. Uno strumento che oggi possiamo affiancare alla “cartella consultori adolescenti”. Si tratta di un nuovo progetto, con il patrocinio della Sigo, per realizzare una vera e propria cartella clinica, personalizzata con domande mirate e differenziate per offrire a questa vasta fascia di utenza un’accoglienza più completa e per avere una ricaduta positiva sulla salute dei giovani alla media e lunga distanza. Il nostro impegno continua quindi in parallelo su tutti i fronti e gli attori interessati: ora tocca ai genitori”.

I dati italiani raccolti dal sondaggio Scegli Tu sono coerenti con analoghe esperienze internazionali: “Solo il 5% dei genitori pensa che le loro ragazze sotto i 15 anni possano già avere rapporti sessuali, contro il 38% delle giovani che invece ammette di averli già avuti – conclude la Graziottin -. Questo significa che anche chi apre un dialogo, spesso lo fa troppo tardi, quando il rischio è già concreto. La guida che abbiamo elaborato è un ottimo strumento per capire come iniziare il discorso e soprattutto come rispondere correttamente ai dubbi degli adolescenti. È indubbio infatti che vi siano evidenti lacune. Il tema della contraccezione di emergenza, ad esempio, fino a pochi anni fa non si poneva nemmeno. Le stesse pillole contraccettive si sono molto evolute e perfezionate, tanto che oggi disponiamo di formulazioni leggere, senza effetti indesiderati e capaci di offrire importanti benefici extracontraccettivi. Il nostro percorso inizia da qui, ma vogliamo ampliarlo su tutto il territorio e coinvolgere in maniera sempre più significativa i genitori”.
 

30 novembre 2010
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