Tumori. Prima causa di morte per malattia negli adolescenti. Domani convegno a Torino
Tra le cause principali il possibile ritardo diagnostico e la difficoltà di accesso degli adolescenti ai centri di riferimento e a protocolli terapeutici dedicati Nell'incontro si farà il punto sugli interventi necessari affinché adolescenti e giovani adulti malati di tumore possano guarire di più e meglio.
13 FEB - I tumori sono la prima causa di morte per malattia tra gli adolescenti e i giovani adulti. Negli ultimi anni sono aumentati in Italia in modo significativo i casi di tumore nella suddetta fascia di età e purtroppo i risultati delle cure, per la maggior parte delle neoplasie, sono inferiori a quelli registrati tra i bambini. Tra le cause principali il possibile ritardo diagnostico (l’intervallo medio tra l’insorgenza dei sintomi e la diagnosi è di circa 3 volte superiore a quello dei bambini), frequentemente imputabile al fatto che gli adolescenti celano o minimizzano i disturbi iniziali e la difficoltà di accesso degli adolescenti a centri di riferimento e a protocolli terapeutici dedicati, non essendo ben definiti i limiti di età per l’attribuzione ai centri pediatrici e a quelli degli adulti.
Domani, venerdì 14 Febbraio, in occasione della XII Giornata Mondiale contro il cancro infantile, Torino dedica un convegno agli adolescenti e ai giovani adulti malati di tumore presso il Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli”. Il convegno, rivolto agli addetti ai lavori, al pubblico ed alla comunità tutta, grazie alla partecipazione di oncoematologi pediatri e dell'adulto, psicologi, insegnanti, associazioni, rappresentanti delle Istituzioni, si prefigge di "fare il punto" sugli interventi necessari affinchè adolescenti e giovani adulti possano guarire di più e guarire meglio, con cure di eccellenza in centri dedicati.
“I tumori degli adolescenti (15-19 anni) e dei giovani adulti (19-24 anni) sono un evento raro , circa l’1% di tutti i tumori maligni (in Italia 800 nuovi casi/anno negli adolescenti e 1300/casi anno nei giovani adulti) - ha affermato
Franca Fagioli, Direttore della S.C. Oncoematologia pediatrica e Centro Trapianti dell'A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - ma rappresentano la prima causa di decesso per malattia, seconda causa dopo gli incidenti”.
In questa fascia di età si è osservato, negli ultimi anni, un miglioramento della probabilità di guarigione meno significativo rispetto a quello registrato nei bambini. Adolescenti e giovani adulti si trovano in una "terra di confine" tra l'oncologia pediatrica e quella dell'adulto, che spesso diventa una "terra di nessuno", in quanto non sono ancora ben definiti i limiti di età per l'accesso ai centri di cura e l'arruolamento in protocolli clinici specifici.
“Per quanto riguarda la Regione Piemonte - ha aggiunto
Raffaella Ferraris, Funzionario Direzione Sanità dell'Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità della Regione Piemonte - dal dicembre 2004 è stata istituita la prima Rete di Oncologia e Oncoematologia Pediatrica, per la presa in carico dei pazienti con diagnosi di neoplasia fino ai 18 anni e per garantire la continuità delle cure fino al termine del trattamento; diversa e non omogenea è la situazione in altre regioni”.
Franco Sarchioni, presidente dell'Ugi (Unione genitori italiani contro il tumore dei bambini) ha sottolineato: “Adolescenti e giovani adulti presentano aspetti e bisogni complessi e peculiari, legati all'insorgenza della malattia neoplastica durante una delicata crescita fisica, psicologica e sociale e necessitano di un approccio globale, multispecialistico, dedicato”.
13 febbraio 2014
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