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Carne cavallo. Nuovi casi di presenza non segnalata in alimenti


Trovate tracce di carne equina in tortellini alla carne e al prosciutto prelevati a Roma e in cannelloni e lasagne a Viterbo. Il Ministero della Salute comunica inoltre che al momento, nei 109 campioni finora analizzati nell'ambito del piano di monitoraggio, non è stata rilevata alcuna traccia di fenilbutazone.

10 MAR - L'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna di Brescia ha comunicato il riscontro della positività per carni equine, non dichiarate in etichetta, in un campione di tortellini alla carne e in un campione di tortellini al prosciutto, prelevati dal NAS di Roma, in applicazione del monitoraggio disposto dal Ministero della Salute, rispettivamente presso un supermercato e presso la ditta produttrice.
 
I tortellini alla carne "Nuova Tort Uovo" da 500 gr., lotto L043 con scadenza 06.05.13, e tortellini al prosciutto "La spiga dei buoni sapori" da 500 gr., lotto052 con scadenza 15.05.2013, risultati positivi alla prova per la ricerca di carni equine, sono stati prodotti dalla ditta NUOVA TORT UOVO s.r.l. di Roma, che ha utilizzato materie prime fornite da due ditte presso le quali sono in corso delle verifiche.
I relativi accertamenti condotti dal NAS di Roma presso la ditta produttrice hanno consentito di procedere al:
- sequestro penale di 280 confezioni da 500 gr. di tortellini al prosciutto appartenenti lotto risultato positivo alle suddette analisi;
- sequestro cautelativo sanitario, con contestuale prelievo di campioni, di 4.406 confezioni da gr. 500 di prodotti a base di carne bovina (tortellini e ravioli). L'azienda ha avviato le procedure di ritiro dal mercato dei prodotti.
 
Lo stesso Istituto ha comunicato il riscontro della positività per carni equine, non dichiarate in etichetta, in un campione di cannelloni e in un campione di lasagne prelevati dal NAS di Viterbo, in applicazione del monitoraggio disposto dal Ministero della Salute, in due supermercati della provincia.
I cannelloni alla carne "Delizie di pasta" da 400 gr., lotto 023 con scadenza 08.04.13, risultato positivo alla prova per la ricerca di carni equine, sono stati prodotti dalla ditta PASTA JULIA S.p.A. di Spello (PG) presso la quale sono in corso accertamenti.
Le "Lasagne alla bolognese" da 600 gr., lotto 12341 con scadenza 07.06.2014, risultati positivi alla prova per la ricerca di carni equine, sono state prodotte dalla ditta LA CUCINA DI BOLOGNA di San Giovanni in Persiceto (BO) già sottoposta ad accertamenti da parte del NAS di Bologna.
L'azienda ha avviato le procedure di ritiro dal mercato del prodotto.
 
Il Ministero della Salute comunica inoltre che al momento, nei 109 campioni finora analizzati nell'ambito del piano di monitoraggio, non è stata rilevata alcuna traccia di fenilbutazone.
Il fenilbutazione è un antinfiammatorio utilizzato prevalentemente per la terapia sintomatica delle affezioni muscolari, tendinee e ossee dell'apparato locomotore. Era un tempo ammesso per l'uso sull'uomo ma è attualmente vietato. I medicinali veterinari contenenti questo principio attivo possono essere somministrati unicamente agli equidi non destinati alla produzione di alimenti. L'eventuale riscontro di residui di fenilbutazone nelle carni destinate al consumo umano è dovuto o a un uso illecito del medicinale (poiché non è stato rispettato il divieto), oppure perchè il cavallo, trattato con il medicinale in questione, era stato inizialmente dichiarato non destinato alla produzione di alimenti, ed è stato invece illecitamente utilizzato per produrli.
 
In ogni caso il Ministero della Salute ribadisce che, anche in caso di un futuro rilevamento di fenilbutazone in uno dei prodotti alimentari sequestrati, non saremmo in presenza di un problema di salute pubblica.
Infatti, considerando le dosi utilzzate per il trattamento farmacologico sei cavalli, l'eventuale quantitativo di fenilbutazone presente, per esempio, in una porzione di lasagne o ravioli contenente carne equina non dichiarata corrisponderebbe ad un ordine di grandezza tra le 10mila e le 100mila volte inferiore a quello della dose terapeutica giornaliera un tempo impiegata nell'uomo. Non ci sarebbe, quindi, nessun rischio di salute legato ad una ipotetica assunzione inconsapevole della sostanza.
Naturalmente resta il grave problema legato al reato di frode commerciale, motivo per il quale le autorità sanitarie e i Nas continuano nell'attuazione rigorosa del piano di monitoraggio.
 

10 marzo 2013
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