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Clima. Pediatri Sip: “In crescita malattie legate ad aumento temperature. Necessari formazione personale sanitario e misure di protezione e prevenzione”


Secondo gli ultimi dati ECDC, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, nel 2022 si sono registrati in Europa 1.112 casi di West Nile acquisiti localmente in 11 paesi e 92 decessi. In Italia, nello stesso anno, sono stati 723 i casi di infezione e 51 i decessi.

26 OTT -

Il cambiamento climatico che si sta verificando a livello globale, sta modificando in Europa l’insorgenza di malattie infettive, in particolare quelle trasmesse da vettori. L’Italia, per la sua posizione a ponte tra Nord Africa ed Europa, è particolarmente interessata a queste modifiche legate all’ambiente. “Il clima umido, le lunghe stagionalità calde hanno aumentato la presenza delle zanzare, come la zanzara tigre. In Italia nell’ultimo anno vi è stato un aumento delle uova di zanzara tigre superiore alla media degli ultimi 5 anni. Nel nostro Paese si registra di conseguenza anche un aumento del rischio di diffusione di virus trasmessi dalle zanzare e di malattie che un tempo erano tipiche delle zone umide”, afferma Vania Giacomet, Professore Associato di Pediatria, Università degli Studi di Milano, e Direttore Unità operativa di Pediatria Infettivologica Ospedale Sacco, al 78° Congresso Italiano di Pediatria in corso a Torino.

Ne è un esempio la West Nile Fever (malattia virale potenzialmente neuroinvasiva e grave) che nel 2023 ha registrato un notevole incremento di casi. Altre malattie trasmesse da questo tipo di vettori sono la Chikungunya (caratterizzata da febbre e dolori articolari debilitanti) e la Dengue. In aggiunta segnaliamo il pappatacio che porta leishmaniosi e malattie virali e la zecca Ixodes ricinus vettore responsabile della borreliosi di Lyme. Le zecche, non più diffuse solo nelle aree boschive, ma comunemente presenti anche nei parchi, possono veicolare altri patogeni responsabili di diverse tipologie di infezioni.

Secondo gli ultimi dati ECDC, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, nel 2022 si sono registrati in Europa 1.112 casi di West Nile acquisiti localmente in 11 paesi e 92 decessi. In Italia, nello stesso anno, sono stati 723 i casi di infezione e 51 i decessi. Per quanto riguarda invece Dengue da gennaio 2023 a oggi nel nostro Paese si registrano 261 casi confermati (49 casi autoctoni, con un'età media di 36 anni, 55% di sesso maschile e nessun decesso). In generale, in Europa, secondo l’ECDC si sono osservati aumenti di casi di arbovirosi, malattie virali trasmesse da vettori artropodi, come le zanzare e le zecche, legati all'aumento delle temperature. Anche per questo motivo rivestono importanza le sorveglianze speciali, coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in collaborazione con il Ministero della Salute, a cui vengono sottoposte anche altre arbovirosi come Zika, Usutu, Encefalite da zecca (TBE) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana.

I virus legati ai vettori hanno una stagionalità oppure ormai, complici i cambiamenti climatici, dobbiamo immaginare che ci accompagnino tutto l’anno? La risposta a questa domanda è che la stagionalità rimane, ma è da tenere sotto osservazione. “Al momento – aggiunge Giacomet - i virus legati ai vettori sono ancora soggetti ad una certa stagionalità; non sappiamo come saranno i dati nelle prossime stagioni qualora persistano le ondate anomale di temperature elevate anche in autunno”. Per proteggersi e proteggere i bambini da queste malattie infettive causate dalle zanzare secondo Giacomet “sono necessari formazione e aggiornamento da parte del personale sanitario, ma anche l’attuazione di misure di protezione e prevenzione come l’eliminazione delle fonti di acqua stagnante, l’utilizzo di zanzariere nelle zone più a rischio”. Per le zecche invece la pulizia del sottobosco e lo sfalcio dei prati. “Per poche di queste malattie -specifica, infatti, l’esperta- abbiamo a disposizione dei vaccini come per la TBE e recentemente per la Dengue”. Poi, per proteggere specie i bambini, lutilizzo di repellenti a seconda dell’età (evitandoli nei piccoli di età inferiore ai tre mesi), l’utilizzo di vestiti a manica lunga e di colore chiaro soprattutto di sera e in caso di passeggiate nel bosco, vestiti consoni per evitare il morso di zecca (ad esempio pantaloni e maniche lunghe).



26 ottobre 2023
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