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Decesso di Barbara Capovani. Ecos: “Non bastano medicine, servono cure psicosociali”

Rullo: “Serve che l’attivita’ clinica sia affiancata da attività complementari di tipo psicosociale; servono più operatori sociali e sportivi; serve una visione più ampia che non si limiti alla cura attraverso le medicine”.

“Oggi in tutta Italia piangeremo la morte della collega Barbara Capovani. Ma le lacrime non bastano, servono soluzioni adeguate”. Lo dichiara in una nota Santo Rullo psichiatra Ecos (European culture and Sport Organization).

“Ho letto in questi giorni di richieste di aumentare il numero di medici psichiatri e infermieri - continua Santo Rullo - un problema reale nel nostro settore ma che concretamente non rappresenta l'unica soluzione al problema che la morte di Barbara ci ha posto di fronte. É necessario comprendere come la malattia mentale possa essere curata adeguatamente, con l’integrazione degli interventi biologici, psicologici e sociali. Oltretutto i giovani medici, molto pochi, non sono attratti da una disciplina complessa e poco remunerativa. Gli psicologi hanno percorsi formativi non sempre adatti alla clinica e alcune delle attività sanitarie non valorizzano le loro competenze professionali. Gli infermieri spesso non hanno una adeguata formazione psicologica e sono molto più motivati a prestare opera presso altre discipline. Serve invece che l’attivita’ clinica sia affiancata da attività complementari di tipo psicosociale; servono più operatori sociali e sportivi; serve una visione più ampia che non si limiti alla cura attraverso le medicine. Questa - ha concluso - è’ la via da perseguire, altrimenti prima o poi ci troveremo di nuovo ad affrontare un’altra tragedia come quella vissuta dalla collega Barbara Capovani”.

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