Epatite C. Un progetto di ricerca del sommerso negli over 50 della Asl Napoli 2 Nord
L’iniziativa coinvolgerà 5 ospedali della Campania. Obiettivo: effettuare 650 test su 10mila pazienti ricoverati per identificare i positivi allo screening e avviare la presa in carico e l’inizio del percorso terapeutico. Il Dg d’Amore: "Prima esperienza del genere in Campania, fare prevenzione direttamente in ospedale, anticipando eventuali conseguenze negative derivanti dall’infezione da Epatite C”.
28 OTT - Si chiama ‘Cinquanta senza C’ il progetto di eradicazione intraospedaliero promosso dall’ASL Napoli 2 Nord in partnership con il provider Letscom E3, con l’obiettivo di effettuare screening per la ricerca del virus dell’epatite C in tutti i pazienti con età superiore ai 50 anni ricoverati presso gli ospedali dell’ASL Napoli 2 Nord, cioè in quella fascia di popolazione non ‘coperta’ dall’attuale piano di eradicazione dell’HCV a livello nazionale.
“Questo progetto - dichiara in una nota
Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord - ci permette di fare un’attività di screening su una vasta platea di pazienti che potrebbero essere entrati in contatto con il virus dell’epatite C, senza neppure saperlo. Di fatto, grazie a quest’iniziativa, potremo fare prevenzione direttamente in ospedale, anticipando eventuali conseguenze negative derivanti dall’infezione da Epatite C. Si tratta della prima esperienza del genere in Campania e siamo certi che, data la numerosità della popolazione oggetto di screening, possa permetterci di scoprire molto circa la diffusione del virus dell’Epatite C tra la popolazione over50 della nostra regione”.
Per raggiungere l’obiettivo di progetto, la ASL Napoli 2 Nord e Letscom E3 intendono organizzare un percorso intraospedaliero che preveda degli step condivisi che, a partire dallo screening per identificare la positività dell’anticorpo abHCV, conduca alla presa in carico dei pazienti positivi che non abbiano già intrapreso una terapia antiHCV, con analisi di secondo livello per confermare la positività dell’RNA virale, avviandoli alle cure e quindi all’eliminazione del virus. Quanto alla scelta della ASL Napoli 2 Nord, fanno sapere gli organizzatori, è motivata dal fatto che “qui è già presente un centro autorizzato alla prescrizione delle terapie per l’epatite C, che da anni ha avviato politiche di screening portando ad importanti risultati”.
“Questo progetto è stato ideato più o meno un anno fa - spiega la dottoressa
Maria D’Antò, coordinatrice del progetto - Dopo l’approvazione del Piano nazionale di screening gratuito del decreto Milleproroghe per l’HCV, e considerato l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità di eradicare il virus C entro il 2030, ci siamo resi conto che c’era una grossa fetta di popolazione che purtroppo non sarebbe rientrata nel programma di screening. Poiché questo programma prevede infatti test gratuiti solo per i nati tra il 1969 e il 1989, i PWID (Persons who inject drugs) e la popolazione carceraria, di fatto rimane scoperta la fascia degli over 50. Per questo abbiamo ritenuto opportuno estendere lo screening anche ad altre popolazioni, testando tutti i pazienti ricoverati nei nostri cinque ospedali”.
Attraverso il progetto di stima si eseguire 650 test RNA virale su una base ipotizzabile di circa 10mila pazienti over 50. “Tale valutazione nasce dall’elevata densità abitativa del territorio su cui insiste l’ASL Napoli 2 Nord e dalla numerosità dei pazienti over50 che vengono ricoverati negli ospedali dell’Azienda”, spiega la nota.
Lo screening sarà ‘a tappeto’ per la ricerca di anticorpi HCV in tutti i ricoverati. In caso di positività del test anticorpale, si avvierà poi la determinazione della viremia, che verrà testata nei laboratori di Biologia molecolare dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Laddove si riscontrerà una positività del virus C nel sangue, il paziente – dopo essere stato sottoposto agli esami di routine - inizierà la terapia con i nuovi antivirali.
28 ottobre 2021
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