Coronavirus. La Campania si prepara alla Fase 2. Al lavoro su Piano screening di massa
Il Piano Regionale di screening coinvolgerà centinaia di migliaia di cittadini nel corso delle prossime settimane. “E' un Piano ordinato, organizzato, non propagandistico”, mette in chiaro De Luca. “La Fase 2, che è ormai prossima, non dovrà mai perdere di vista il controllo sanitario e la garanzia di sicurezza per le nostre famiglie”.
15 APR - E' in corso di definizione in queste ore, in Campania, un Piano Regionale per lo screening di massa sui cittadini. Ad annunciarlo, in una nota, il presidente della Regione,
Vincenzo De Luca, spiegando che il piano di monitoraggio, di prevenzione e di cura relativo al Covid-19, dovrà svilupparsi “in modo parallelo con il piano di rilancio delle attività economiche e sociali. La Fase 2, che è ormai prossima, non dovrà mai perdere di vista il controllo sanitario e la garanzia di sicurezza per le nostre famiglie”, ha detto De Luca.
Il Piano Regionale di screening dovrà coinvolgere “centinaia di migliaia di nostri concittadini”, nel corso delle prossime settimane. E' un Piano “ordinato, organizzato, non propagandistico”, assicura il governatore, e che sarà articolato in tre azioni, così descritte nella nota di De Luca:
a) Sviluppo ulteriore delle attività ordinarie presso i laboratorio pubblici e l'Istituto Zooprofilattico, di controllo del contagio tramite l'uso dei tamponi. L'obiettivo è quello di giungere, procurandosi le forniture necessarie, soprattutto in materia di reagenti, a lavorare circa 3000 tamponi al giorno. Questa attività è destinata soprattutto a persone sintomatiche.
b) Screening mirato su alcune fasce particolari: familiari di pazienti in isolamento domiciliare; personale sanitario e delle forze di polizia; soggetti che riprendono l'attività economica; anziani delle case di accoglienza; fasce deboli (disabili, malati di diabete...); operatori del trasporto, dipendenti pubblici a contatto con l'utenza etc.
In tale attività si prevede un coinvolgimento pieno di strutture pubbliche e di laboratori privati.
c) Screening di massa a persone asintomatiche, partendo dagli anziani, da territori più densamente abitati, da categorie economiche esposte al pubblico (ristoranti, bar, alberghi...). Tale attività dovrà portare a centinaia di migliaia di controlli nei prossimi mesi. Sarà un lavoro concreto, chiaro, al di là della confusione che si è determinata sulle tipologie di controlli e al di là di annunci propagandistici che si rincorrono in Italia.
Oggi in programma una riunione operativa tra la task force regionale, i dirigenti del Cotugno e i responsabili di tutti i laboratori pubblici oggi attivi.
15 aprile 2020
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