Coronavirus. Specializzandi in anestesia a Napoli prima rifiutano contratto e poi ci ripensano. La Asl: “Ha prevalso il buon senso”
Secondo quanto riferito dalla stampa, i quattro anestesisti avevano rifiutato l’immediata immissione in ruolo non ritenendo adeguate le condizioni contrattuali, a cominciare dalle retribuzioni, scatenando l’ira del Dg della Asl Napoli 1. Che ora minimizza: “Avevo già chiaro che avremmo potuto risolvere la cosa con un incontro”. I giovani medici hanno accettato l’incarico alle stesse condizioni contrattuali già proposte nei giorni scorsi. Saranno destinati ai reparti Covid-19.
24 MAR - Continua negli ospedali italiani la ricerca di personale, soprattutto medico, per affrontare l’emergenza covid. E se numerosi sono coloro con senso di abnegazione rispondono all’appello di governo e regioni per mettersi al servizio dell’emergenza, alla Asl Napoli 1 Centro c’è voluto un po’ di più per convincere 4 anestesisti specializzandi che in un primo momento avevano rifiutato l’immediata immissione in ruolo non ritenendo adeguate, secondo quanto riferito da alcuni organi di stampa, le condizioni contrattuali, a cominciare dalle retribuzioni.
Un atteggiamento che avrebbe scatenato l’ira del Direttore generale
Ciro Verdoliva, che invece oggi annuncia con soddisfazione che i 4 anestesisti hanno accettato l’incarico alle stesse condizioni contrattuali già proposte nei giorni scorsi e saranno destinati ai reparti Covid-19.
“Ha prevalso il buon senso. Ero certo che sarebbe andata così, per questo ho voluto incontrare gli anestesisti specializzandi che in un primo momento non avevano sottoscritto l’accettazione dell’immissione in servizio. Anche se il virus costringe a rapporti mediati dai mezzi tecnologici, come mail e comunicazioni scritte, guardandosi negli occhi si possono superare le incomprensioni”, afferma Verdoliva in una nota con cui vuole spazzare via ogni polemica sorta nelle ultime ore attorno al caso (secondo la Asl “più mediatico che reale”) dei quattro anestesisti specializzandi.
“Ho letto su questa vicenda di tutto e di più - aggiunge Verdoliva - anche una serie di considerazioni di sdegno che mi sono state attribuite. Non ho voluto alimentare le polemiche e rilasciare dichiarazioni, avevo già chiaro che avremmo potuto risolvere la cosa con un incontro”. Così stamane i quattro specializzandi sono stati ricevuti presso la direzione generale dell’ASL Napoli1 Centro dove ogni incomprensione è stata superata. I giovani medici hanno accettato - “con entusiasmo”, secondo la Asl - l’incarico alle stesse condizioni contrattuali già proposte nei giorni scorsi e saranno destinati ai reparti Covid-19 “nel quale potranno dimostrare lo spirito di abnegazione e la grande disponibilità che, nel breve incontro di oggi, il direttore generale ha potuto già apprezzare senza riserva alcuna”, riferisce la Asl in una nota.
La Asl definisce quindi “comprensibili” le polemiche intorno alla vicenda, “anche in considerazione dell’enorme stress lavorativo che i medici e tutti gli operatori sanitari stanno affrontando”, ma evidenzia come il direttore generale Ciro Verdoliva abbia voluto “cogliere l’occasione per ringraziare ancora una volta la Squadra dell’ASL Napoli 1 Centro (che da oggi si arricchisce di ulteriori quattro professionalità) e ribadire quanto sia determinante restare uniti in un momento tanto critico”. “In questo momento - sono le parole di Verdoliva - abbiamo un solo nemico, tutti noi giochiamo dalla stessa parte per la salute dei cittadini”.
24 marzo 2020
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