Aggressioni al personale sanitario. L’Omceo Napoli incontra Mara Carfagna
“Abbiamo portato le istanze di un’intera categoria” ha affermato il presidente dell’Ordine Scotti. La Vice Presidente della Camera si è resa disponibile sia a recepire i contenuti per migliorare il Ddl in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie ancora in discussione sia per facilitare i percorsi parlamentari
31 GEN - “Al Vice Presidente della Camera Mara Carfagna abbiamo riportato la voce, e quindi le istanze di un’intera categoria, rispetto ad un fenomeno odioso e francamente inaccettabile”.
Così
Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli ha commentato l’incontro con
Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei Deputati, organizzato all’Omceo di Napoli e al quale hanno partecipato anche il vicepresidente dell’Omceo di Napoli Bruno Zuccarelli e il segretario Luigi Sodano.
Prosegue il dibattito sull’iter di approvazione della legge che mira a tutelare i medici e gli operatori della sanità dalle sempre più frequenti aggressioni. Scotti ha quindi invitato le istituzioni a fare “presto e bene”.
“A Roma – ha ricordato Scotti – si discute in questo momento sull’opportunità di fare presto, e quindi non apportare particolari modifiche alla legge, o fare meglio. Chiaramente il nostro punto di vista, considerato il largo accordo bipartisan che c’è su questo tema, è che si possa fare presto e bene, se mettiamo insieme il voto unanime precedente al Senato e l’idea che il bicameralismo serva a migliorare le cose, le conferenze dei capigruppo delle due Camere potrebbero accordarsi sul punto di caduta migliore e accelerare in accordo con le Presidenze di Camera e Senato il calendario di discussione della legge, l’On. Carfagna si è resa disponibile sia a recepire i contenuti per migliorare la legge, sia per facilitare i percorsi parlamentari”.
La VicePresidente della Camera ha anche raccolto la richiesta che possa esserci un momento di riconoscimento simbolico per la classe medica italiana, ha aggiunto Scotti: “Riteniamo che i simboli abbiano ancora un grande valore educativo per la popolazione sono essenziali per motivare una intera classe di professionisti che vedono svilita la propria dignità professionale e umana dalle continue aggressioni. Sarebbe particolarmente – conclude Scotti – bello e utile a motivare, in questo momento, una professione che sta dando il meglio di sé a tutti i livelli sulla crisi di emergenza globale per il coronavirus, quale momento migliore che quello in cui i cittadini hanno le massime aspettative a soluzione delle loro paure su una infezione sconosciuta, che fargli comprendere il valore quotidiano e silenzioso di tanti medici di questo Paese, ritrovando così una nuova e più forte alleanza”.
31 gennaio 2020
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