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Venerdì 31 GENNAIO 2020
Aggressioni al personale sanitario. L’Omceo Napoli incontra Mara Carfagna
“Abbiamo portato le istanze di un’intera categoria” ha affermato il presidente dell’Ordine Scotti. La Vice Presidente della Camera si è resa disponibile sia a recepire i contenuti per migliorare il Ddl in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie ancora in discussione sia per facilitare i percorsi parlamentari
“Al Vice Presidente della Camera Mara Carfagna abbiamo riportato la voce, e quindi le istanze di un’intera categoria, rispetto ad un fenomeno odioso e francamente inaccettabile”.
Così Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli ha commentato l’incontro con Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei Deputati, organizzato all’Omceo di Napoli e al quale hanno partecipato anche il vicepresidente dell’Omceo di Napoli Bruno Zuccarelli e il segretario Luigi Sodano.
Prosegue il dibattito sull’iter di approvazione della legge che mira a tutelare i medici e gli operatori della sanità dalle sempre più frequenti aggressioni. Scotti ha quindi invitato le istituzioni a fare “presto e bene”.
“A Roma – ha ricordato Scotti – si discute in questo momento sull’opportunità di fare presto, e quindi non apportare particolari modifiche alla legge, o fare meglio. Chiaramente il nostro punto di vista, considerato il largo accordo bipartisan che c’è su questo tema, è che si possa fare presto e bene, se mettiamo insieme il voto unanime precedente al Senato e l’idea che il bicameralismo serva a migliorare le cose, le conferenze dei capigruppo delle due Camere potrebbero accordarsi sul punto di caduta migliore e accelerare in accordo con le Presidenze di Camera e Senato il calendario di discussione della legge, l’On. Carfagna si è resa disponibile sia a recepire i contenuti per migliorare la legge, sia per facilitare i percorsi parlamentari”.
La VicePresidente della Camera ha anche raccolto la richiesta che possa esserci un momento di riconoscimento simbolico per la classe medica italiana, ha aggiunto Scotti: “Riteniamo che i simboli abbiano ancora un grande valore educativo per la popolazione sono essenziali per motivare una intera classe di professionisti che vedono svilita la propria dignità professionale e umana dalle continue aggressioni. Sarebbe particolarmente – conclude Scotti – bello e utile a motivare, in questo momento, una professione che sta dando il meglio di sé a tutti i livelli sulla crisi di emergenza globale per il coronavirus, quale momento migliore che quello in cui i cittadini hanno le massime aspettative a soluzione delle loro paure su una infezione sconosciuta, che fargli comprendere il valore quotidiano e silenzioso di tanti medici di questo Paese, ritrovando così una nuova e più forte alleanza”.
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