Continuità assistenziale in Campania. Garantire i LEA e senza cedere ad altre visioni peggiorative
04 GEN -
Gentile Direttore,
siamo d’accordo con lo SMI, va bloccato immediatamente il tentativo di evadere, con l’applicazione del contenuto del Piano Regionale Ospedaliero aggiornato al 28/12/2018, il mantenimento degli attuali standard LEA per quanto previsto a pag.119 in particolare, e per quanto riguarda il punto 9.3 siamo almeno stupefatti dal leggere una impostazione nettamente peggiorativa della organizzazione dei servizi di emergenza offerti in ambito pubblico. Va ridiscusso e riportato alla corretta applicazione, omogenea e coerente con altre primarie ed efficienti realtà italiane, senza cedere a “visioni peggiorative” del servizio.
Ci associamo alla valutazione fatta da Ernesto Esposito dello SMI di Napoli: è stato diffuso ieri l’aggiornamento di dicembre 2018 del piano di programmazione della rete ospedaliera ai sensi del Dm 70/2015 in materia di rete dell’emergenza territoriale (Decreto 103 del 28/12/2018 ) ancora in fase di pubblicazione sul Burc.
Sembrerebbe riproporsi improvvisamente l’ingresso della continuità assistenziale nei pronto soccorso H24. Questa proposta era stata stralciata dalla commissione sanità del Consiglio Regionale della Campania nel mese di ottobre.
Lo stralcio va mantenuto assolutamente e va indetto immediatamente una agenda di incontri tra le parti con diffusione pubblica dei progressi effettuati dai tavoli di confronto. Diversamente è bene che sappia, chi ha in mente di “risparmiare” oppure di “diminuire nei fatti” la qualità e la quantità dei servizi essenziali offerti con ricadute anche sulle piante organiche degli operatori sanitari, che i cittadini solleveranno il problema fino al Ministero competente per non avere, come al solito, un trattamento di serie B in Campania e di serie extralusso nel nord Italia.
Alessandro Citarella
Presidente del Comitato Sanità Campania
04 gennaio 2019
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