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Precari, ultimo miglio per la stabilizzazione: in arrivo le linee guida per la Madia

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un Ordine del giorno, proposto dal Partito democratico, che impegna il Commissario alla Sanità Vincenzo De Luca ed il Dg per la tutela della salute e il Coordinamento del Servizio sanitario regionale al superamento del precariato nel comparto.

11 LUG - Stabilizzazione dei precari. Alla vigilia della riunione programmata per oggi in Regione, presso la direzione generale per la Salute, con Cgil, Cisl e Uil funziona pubblica e medici, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un Ordine del giorno “Misure a tutela dei lavoratori che hanno contribuito a garantire la continuità dei servizi essenziali e dei Lae”, proposto dal Partito democratico, che impegna il Commissario alla Sanità Vincenzo De Luca ed il direttore generale per la tutela della salute e il Coordinamento del Servizio sanitario regionale al superamento del precariato nel comparto.
 
“L’ordine del giorno è stato da noi presentato e sottoscritto da tutti i capigruppo” avvertono i consiglieri regionali del Pd Gianluca Daniele e Bruna Fiola – l’ordine del giorno impegna il Commissario alla sanità ed il Direttore generale per la tutela della salute e il Coordinamento del Sistema sanitario regionale a lavorare per la stabilizzazione di tutti i precari della sanità che hanno garantito i Livelli essenziali di assistenza, in modo da salvaguardare i livelli occupazionali nel sistema sanitario regionale della Campania e al fine di superare definitivamente il precariato”.
 
Inoltre, continuano i consiglieri: “si prevederanno specifici coefficienti di premialità a favore dei soggetti interessati dalle procedure di reclutamento speciale, cosa che preserverà le esperienze professionali maturate negli anni di precariato. Si tratta –  concludono Daniele e Fiola – di una grande conquista che rappresenta la continuazione di un percorso già intrapreso negli ultimi anni per sanare una profonda ingiustizia presente in questo settore in cui ci sono ancora lavoratori ritenuti indispensabili dal sistema sanitario, ma che da molti anni non vedono riconosciuto il loro diritto ad un impiego stabile”.
 
In arrivo linee guida applicative della riforma Madia. Oggi a Palazzo Santa Lucia sono convocati i sindacati confederali ai quali sarà illustrato il lavoro di stesura, ormai concluso, delle linee guida applicative della riforma Madia. La stabilizzazione dei precari in Campania è un percorso iniziato due anni fa con l’immissione nei ruoli di circa 800 profili. Ora bisogna procedere con l’ingresso dei contratti atipici (partite Iva, cococo e cocopro, impieghi a progetto ecc.) che riguarda altri 1330 tra camici bianchi e amministrativi. Il fatto legislativo è in questo caso l’articolo 20 del decreto Madia. Dopo l’ultimo annuncio del Governatore Vincenzo De Luca - il 18 maggio scorso agli Stati generali della Sanità - sembrava cosa fatta. Ma gli uffici di Palazzo Santa Lucia hanno preso ulteriore tempo e atteso il disco verde del ministero della Salute. Il principale nodo ha riguardato i contratti a progetto (ammessi) e il lavoro interinale (escluso dal comma 9 dell’articolo 20 del decreto Madia).
 
I requisiti per accedere alla stabilizzazione prevedono almeno tre anni di anzianità, anche non continuativi, conteggiati negli ultimi 8 anni e di questi almeno un giorno maturato presso l’ente che avvia l’iter dopo il 28 agosto del 2015 e fino al 31 dicembre dello scorso anno. Interessato è il personale del comparto sanitario di vari profili: farmacisti, biologi, ingegneri clinici, infermieri, profili tecnico-professionali, Oss, amministrativi e dirigenti, medici e non. Due le direttrici previste: la prima (comma 1) prevede la trasformazione diretta (senza concorso e per semplice chiamata) di contratti a tempo determinato reclutati con procedure selettive e riguarda 251 profili censiti in tutte le Aziende sanitarie. Contestualmente sarà avviato anche il secondo e più complesso step riguardante i lavoratori atipici e titolari di contratti flessibili (comma 2) per i quali saranno istruiti concorsi riservati per titoli e colloquio fino al 50 per cento dei posti disponibili nelle piante organiche.
 
Il parere dei sindacati. “In questi mesi la tensione dei precari è cresciuta – spiega il Mopass il movimento dei precari  storici – perché mentre sulla Gazzetta ufficiale e sugli albi pretori delle Aziende sanitarie delle Regioni di tutta Italia si leggevano avvisi per la stabilizzazione attuata con la Madia, in Campania, sul Burc e sulle bacheche delle Asl, si è letto solo di concorsi pubblici e di avvisi cui hanno partecipato anche i precari ma senza alcun binario dedicato, consumando le disponibilità di posti in pianta organica”.
 
“La preoccupazione di tanti medici e infermieri che in questi anni hanno assicurato i Lea – aggiunge Antonio De Falco, leader provinciale della Cimo - è comprensibile. Finora abbiamo assistito solo a promesse e riunioni dilatorie senza una reale traduzione della volontà politica espressa da De Luca in linee guida applicative. Come intersindacale della dirigenza medica oltre ad aver suggerito alcuni correttivi al documento abbiamo anche posto la data del 31 ottobre del 2018 come linea di confine per far decollare questa partita che incide sulla carne viva di una generazione di medici privata di diritti, non più giovane, oltraggiata e dimenticata”.
 
Ettore Mautone

11 luglio 2018
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