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Diabete. Cabras (FDG): subito un incontro con il Ministero per definire linee guida per la gestione dell’emergenza nei minori

Dopo la morte di un tredicenne al Ruggi di Salerno, il presidente della Federazione Diabete Giovanile richiama all’urgenza di un documento operativo: “La gestione di una malattia subdola, come il diabete richiede competenze specifiche perché un approccio sbagliato può portare danni gravissimi fino  al decesso”.

09 GEN - “Abbiamo richiesto un urgente incontro con il ministero della Salute per definire un programma di linee guida per gestire  l’emergenza-urgenza del bambino e del giovane con diabete in situazione di chetoacidosi e/o ipoglicemia in fase acuta, in sede ospedaliera di pronto soccorso e nel proprio domicilio. La gestione di una malattia subdola, come il diabete, richiede competenze specifiche perché un approccio sbagliato può portare danni gravissimi fino  al decesso”.

Lo ha annunciato Antonio Cabras, presidente della Federazione Diabete Giovanile, a pochi giorni dalla morte di Alessandro Farina, il ragazzo di 13 anni morto il 27 dicembre scorso all’ospedale Ruggi di Salerno per coma diabetico.

In un primo momento il personale medico aveva prescritto cortisone diagnosticando una forma allergica ma, quando ormai il picco di glicemia aveva raggiunto 1.200 si è capito che il giovane, in realtà,  soffriva di diabete.

“In questo momento - aggiunge Cabras - ci sentiamo soltanto di stringerci ai familiari di Alessandro ma non possiamo certo sottovalutare la negligenza o l’imperizia da parte dei medici che lo hanno assistito.”

Secondo la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica nel nostro Paese, negli anni 2012 e 2013  si sono registrati ben 945 casi di chetoacidosi moderata/severa su 2.453 esordi, pari al 38,5%. Ancora più rilevante è il numero di chetoacidosi in bambini di età prescolare: 445 casi su 668 esordi, pari al 72%. Considerando solo i casi di chetoacidosi grave, cioè con pH <7,1, si sono registrati 253 casi (10,3%) nel gruppo 0-18 anni nel suo complesso, e 103 casi nei bambini in età prescolare (16,6%).

09 gennaio 2018
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